Il Torino non riscatta Vlasic e il West Ham spara alto: ora servono 18 milioni. Dietro ci sono FIFA e CSKA

Photo LiveMedia/Gennaro Masi Rome, Italy, November 13, 2022, italian soccer Serie A match AS Roma vs Torino FC Image shows: Nikola Vlasic of FC Torino during the Serie A match between AS Roma and FC Torino at Stadio Olimpico on November 13, 2022 in Rome, Italy. LiveMedia - World Copyright

Il Torino, Vlasic e il West Ham. Una storia di prestiti, riscatti non esercitati e trattative che si dilungheranno ancora per qualche settimana. Riavvolgiamo il nastro delle ultime ore: il 10 giugno è scaduto il diritto di riscatto esercitabile dal club di Cairo, che ha deciso di non pagare i 13 milioni previsti nell’accordo con il West Ham. La tattica è di quelle viste e riviste, ritrattare con gli inglesi, freschi vincitori della Conference, per cercare di abbassare le loro pretese. Così è accaduto anche l’estate scorsa con il Leicester, che però scelse di non cedere Praet. Ma a insidiare la permanenza del trequartista croato alla corte di Juric è anche un altro aspetto.

Il West Ham deve ancora 18 milioni al CSKA per l’acquisto di Vlasic. La situazione e il richiamo della FIFA

Nelle ultime ore, i londinesi hanno sparato alto, arrivando a chiedere 18 milioni per lasciar partire a titolo definitivo Vlasic. Nessuno sconto, dunque, e anzi un rilancio molto deciso, che taglierebbe le gambe al Torino. I granata infatti al momento sarebbero disposti a spingersi al massimo fino a 10 milioni, bonus compresi. Cosa c’è dietro una richiesta così alta? Beh, c’è una multa di 18 milioni, che il West Ham deve pagare al CSKA di Mosca, il club dal quale gli Hammers acquistarono Vlasic nel 2021 per 26 milioni. Di quei soldi, però, i russi avrebbero ricevuto soltanto una prima rata, pari a circa 8 milioni. Mancherebbero, appunto, gli altri 18. Come riportato da Tuttosport, la società inglese afferma che il ritardo sia dovuto alle sanzioni contro la Russia, in seguito all’invasione dell’Ucraina, ma la FIFA, interpellata dallo club moscovita, ha dato ragione ai russi invitando il West Ham a saldare il debito entro il 31 luglio. Altrimenti aumenterà a 26 milioni e per tre anni il mercato in entrata sarebbe bloccato.