Inchiesta plusvalenze sull’Inter: chiesta l’archiviazione, nessuna irregolarità da parte dei nerazzurri

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Photo LiveMedia/Claudio Pasquazi Rome, Italy, May 11, 2022, Italian football Coppa Italia match Final 2021/2022 - Juventus FC vs Inter - FC Internazionale Image shows: ROME, ITALY - May 11 : Nicolo' Barella of Inter Milan FC celebrates with his team mates after scoring the opening goal during the Italian Cup final soccer match between FC Juventus and Inter Milan FC at Stadio Olimpico on May 11,2022 in Rome, Italy. LiveMedia - World Copyright

Scrive Sportmediaset, non sono emerse condotte da parte dell’Inter o da parte dei suoi vertici finalizzate ad alterare i bilanci del 2017/2018 e 2018/2019. E’ questa in sintesi la motivazione con cui i pm di Milano Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli, hanno chiesto l’archiviazione dell’indagine a carico di ignoti sulle plusvalenze legate alle operazioni per la cessione di alcuni giocatori. Ora la parola passa al gip.

L’indagine, delegata ai finanzieri del nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, era partita da approfondimenti su alcune operazioni messe a bilancio dall’Inter. Come le cessioni di giovani calciatori come Ionut Radu, Davide Bettella, Federico Valietti e Marco Carraro per la stagione 2107/2018, che hanno permesso di contabilizzare oltre 25 milioni di plusvalenze, e, per l’esercizio 2018/2019, la compravendita di ‘giovani promesse’ che ha portato a contabilizzare 40 milioni di plusvalenze, tra cui quelle dell’attaccante Andrea Pinamonti e del difensore Zinho Vanheusden (quantificabili in 28 milioni).

I pm ipotizzavano una presunta distorsione fraudolenta nella gestione della società calcistica nerazzurra, con riferimento a un fenomeno ritenuto “endemico nel mondo del calcio”. Dopo aver chiesto la consegna dei bilanci, dei contratti sulle operazioni di acquisto, vendita e prestito e dei movimenti bancari relativi a cessioni e scambi da parte del club, e dopo aver acquisito la relazione della Covisoc, analizzato mail e sentito anche alcuni giocatori, gli inquirenti hanno stabilito che non è stata rilevata alcuna irregolarità.

Per i magistrati, si legge nell’istanza di archiviazione, le “risultanze investigative – valutate anche in considerazione della circostanza per cui il valore di ogni atleta non può che essere affidato alla concreta dinamica del mercato in assenza di parametri oggettivi e predeterminati suscettibili di verifica – non hanno consentito di rilevare condotte da parte della società Inter o atti (…) posti in essere dai vertici della stessa” con il fine di alterare i bilanci.

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