Inter, Marotta ci crede: “Persa una battaglia, non la guerra. Inzaghi? Resta a prescindere”

Photo LiveMedia/Danilo Vigo Genova, Italy, July 25, 2020, italian soccer Serie A match Genoa vs Inter Image shows: Beppe Marotta (inter) LiveMedia - World Copyright

Presente a un evento organizzato da Il Foglio Sportivo allo Stadio Meazza, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato dell’inaspettata sconfitta di ieri della sua squadra contro il Bologna: “Chiaro che oggi c’è un sorriso amaro. Fa parte del gioco, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra. Siamo incazzati ma non depressi. Dobbiamo vedere cosa succede, mancano quattro partite e il calcio non è scontato come negli anni ’70 quando c’erano squadre che non avevano niente da dire. Oggi è diverso“. Ciononostante, l’ex dirigente della Juventus ha ribadito la fiducia in Simone Inzaghi e la possibilità di migliorare ulteriormente fino a diventare uno dei migliori in circolazione: “Simone resta a prescindere. Siamo molto contenti e ritengo abbia grandi margini di miglioramento. Penso che quando raggiungerà l’età di Ancelotti, Allegri etc. etc. possa diventare uno dei migliori in assoluto“.

Photo LiveMedia/Nderim Kaceli Lugano, Switzerland, July 17, 2021, friendly football match Friendly game between Lugano FC and Inter – FC Internazionale Image shows: Inter’s general Manager Beppe MAROTTA during the Friendly football match between FC Lugano and FC Internazionale on July 17, 2021 at Cornaredo stadium in Lugano, Switzerland – Photo Nderim Kaceli LiveMedia – World Copyright

“Non vale più l’equazione chi più spende più vince”

Poi, Marotta ha anche parlato della lotta scudetto e di come nulla sia scontato in questo campionato: “Questo è uno dei campionati più interessanti degli ultimi anni. L’anno scorso è stato vinto il campionato con largo anticipo, quest’anno è una Serie A interessante sotto ogni punto di vista“. Eppure, i nerazzurri sono rimasti competitivi e hanno superato un momento di flessione che sembrava averli estromessi dalla lotta scudetto: “Non vale l’equazione chi più spende più vince. L’addio di Conte e di due giocatori, togliendo Eriksen che ha subito una decisione indipendente da lui, ha dato una scossa. Avevamo comunque alle spalle una proprietà forte e abbiamo potuto garantire sostenibilità, quindi abbiamo costruito una squadra competitiva con una mentalità vincente. Abbiamo scelto un tecnico emergente come Simone Inzaghi che ha risposto alle nostre esigenze. Noi siamo qui adesso a dire che abbiamo vinto una Supercoppa, ci aspetta una finale di Coppa ItaliaSperiamo ci siano le ciliegine alla fine ma siamo molto contenti. E questo lo dobbiamo alla cultura del lavoro e alla solidità delle nostre strutture”.

Fonte: Sportmediaset

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