Italia, Frattesi: “A Euro 2024 troppa pressione, quando Spalletti ha detto che le colpe erano sue al 99% non ero d’accordo”

A due giorni dalla sfida di Nations League contro Israele, in casa Italia è il turno di Davide Frattesi in conferenza stampa. Passato, presente e futuro i temi toccati. “Ciò che ci è un po’ mancato all’Europeo è stato il divertimento in campo che s’è visto col Belgio. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c’è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori – ha spiegato il centrocampista dell’Inter – C’era troppa pressione, sia all’esterno che all’interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente”. Sul Mondiale 2026: “Non deve essere una ossessione, ma è un’ossessione perché non si può mancare di nuovo. La Nations League la stiamo prendendo davvero sul serio perché poi influisce sulle fasce ai sorteggi: faremo di tutto per arrivare primi nel girone così da avere sulla carta un girone più semplice, ma in generale non si può sbagliare. Non c’è altro da dire”.

Frattesi ha parlato anche del rapporto con il ct Spalletti: “Quando siamo arrivati a settembre ho parlato con lui in palestra e nel farmi i complimenti mi disse di avere grande stima di me, ma anche che sarei stato quello a cui avrebbe rotto di più le scatole. Vedeva in me qualcosa che a lui piaceva e ora i rimproveri sono un po’ diminuiti perché sto facendo di più ciò che lui chiede. Quando lui è venuto qui a dire che le colpe dell’Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile. Questa cosa gli fa onore, ma poi sappiamo che le colpe non erano certo tutte sue”.

Sul perché Spalletti se la prendeva soprattutto con lui. “Per me era un po’ più difficile interpretare il modulo di prima, ero una mezzala ma anche trequartista e gli urlacci erano per farmi tornare di più indietro e giocare di più la palla”.

Sulla gara con Israele. “È importantissima. Dobbiamo continuare a esser primi nel girone sperando che Francia e Belgio possano pareggiare. I tre punti ci permetterebbero di fare dei ragionamenti che a inizio competizione non erano contemplati: è una buona squadra con qualità, bisognerà esser bravi a tenere il risultato perché nel match d’andata da questo punto di vista non siamo stati molto bravi”.

Sul suo momento all’Inter, dove ha giocato solo tre gare da titolare su nove stagionali. “È già un impiego migliore rispetto a quello dello scorso anno (ride, ndr). Scherzi a parte, io capisco mister Inzaghi e per questo non ho mai rotto le scatole a nessuno. Siamo in quattro e tutti calciatori di alto livello, non è semplice. Lo scorso anno arrivavo in una squadra reduce dalla finale di Champions League e poi ha vinto lo Scudetto. Non è semplice”. Lo scrive Sportmediaset.