Scrive Gazzetta, “cari tifosi del Tottenham…”, così inizia la lettera di Dejan Kulusesvki, che si racconta a trecentosessanta gradi a The Players’ Tribune, rivivendo gran parte della sua carriera: dagli inizi all’Atalanta fino al passaggio agli Spurs, passando per la difficile esperienza con la maglia bianconera. A Torino lo svedese ha vinto due trofei con Andrea Pirlo, ma è sotto la guida di Max Allegri che iniziano i problemi: “Quando mi sono trasferito in Inghilterra non sapevo nemmeno io cosa aspettarmi da me stesso. Come calciatore, stavo vivendo un brutto momento. Alla Juve non ho quasi mai giocato titolare in sei mesi – racconta Dejan – ti senti malissimo, perché dai la tua vita per giocare una partita, ti alleni più forte che puoi, e finisci per veder giocare nel tuo ruolo calciatori che non sono nemmeno ali. Mi sono sentito in imbarazzo, addirittura inutile”.
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