Lega Calcio, Dal Pino si è dimesso: “Non posso continuare”

“È stato un onore presiedere l’Assemblea e il Consiglio di Amministrazione di questa Associazione e ringrazio tutti voi per i due anni trascorsi insieme – prosegue -. Sin dall’inizio del mio mandato, ho cercato di affrontare i temi critici della Governance della Serie A e dell’innovazione, portando avanti la creazione di una Media Company e L’ingresso nel capitale dei fondi di Private Equity. Il primo progetto è stato realizzato nei fatti con il centro IBC di Lissone grazie al lavoro della struttura della Lega e spero che a breve avvenga anche la trasformazione della Governance con un modello di public company. La proposta dei fondi si è invece arenata per i motivi che conoscete”.

“La bontà del progetto è stata poi purtroppo certificata da altri, con la Liga Spagnola che ha concluso un accordo con il Private Equity che aveva iniziato tutto con noi e con altre Leghe europee che stanno portando avanti la stessa visione strategica”, aggiunge Dal Pino. “Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento. Sono orgoglioso di aver lavorato con una strettissima unità di intenti con la FIGC e ringrazio il Presidente Federale Gabriele Gravina, gentiluomo, amante di questo sport e guida ispirata del calcio italiano e dei principi di correttezza e lealtà sportiva con cui ho condiviso due anni di battaglie fianco a fianco per sopravvivere alla pandemia e per cercare di rilanciare il calcio italiano in mezzo ad infinite difficoltà esterne ed interne. Auguro a tutti voi buon lavoro e molto successo”, conclude Dal Pino.

A parte la scelta di vita, la svolta arriva dopo che Gabriele Gravina nei giorni scorsi aveva scritto all’ad di Serie A Luigi De Siervo dando alla Lega Calcio tempo fino al 15 febbraio per adeguare il proprio statuto ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale della Figc lo scorso novembre, termine oltre il quale la Federazione sarebbe pronta a procedere col commissariamento.