Lunga intervista per Marcello Lippi sulle pagine di SportWeek. Tra i tanti temi, l’ex allenatore e commissario tecnico parla anche di alcuni dei suoi “colleghi”: “Vero che i tecnici italiani sono i più bravi? Sì, perché hanno più varietà e sono messi alla prova da tornei difficili, e non solo la Serie A. Ancelotti è il più bravo? Assolutamente. Nessuno ha avuto i suoi risultati a così alto livello dovunque. Ma bravi ce ne sono tanti, come Spalletti, Allegri e Conte”.
Tanti suoi giocatori sono diventati allenatori.
“Se dicono che hanno preso qualcosa da me sono felice. Ma i successi vengono dal lavoro”.
I più grandi che ha allenato?
“E come faccio a dirlo?… Diciamo Zidane e Del Piero, due grandissimi. Ma sono tanti. Ed è stato bello il rapporto con tutti loro, anche se ogni tanto mi incazzavo di brutto”.
L’Italia è in mano a Spalletti.
“So che sta mettendo insieme una bella squadra e ho molta fiducia in lui per l’Europeo”.
Trapattoni, Lippi, Conte, Allegri: c’è un filo che collega questi quattro grandi vincenti in bianconero?
“Tante cose, cominciando dai successi. Con Allegri, poi, abbiamo in comune le panchine alla Juve e la toscanità”.
Allegri le è sempre piaciuto.
“Sì, mi sono rivisto il lui per carattere, elasticità, origini. Conte è un grandissimo anche lui. Trapattoni era un modello”.
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