Lupoli: “Colpani può fare la differenza con gol pesanti e giocate. Parma? Pecchia bravo ed incisivo. Il centrocampo a due di Palladino…”

Fonte foto: Toscana TV

Arturo Lupoli, allenatore di calcio ed ex attaccante ha rilasciato un’intervista a Toscana TV, ecco le sue parole: “Colpani? Sicuramente lo conosco, è un ragazzo che non quest’anno ma la stagione precedente l’ho seguito in diversi allenamenti e poi in tutte le partite. È un giocatore forte, che può ricoprire più ruoli, è un ragazzo per come lo vedevo a Monzello molto serio, professionale e pacato. Penso che quest’anno sia esploso in maniera definitiva, ha dimostrato che può fare la differenza con gol pesanti, con giocate di primissimo livello, può rappresentare un qualcosa di prezioso nei piani di Palladino. 

Se può far fare un salto di qualità alla Fiorentina? Sicuramente nel modulo che sta mettendo in atto il mister in questo momento penso che lui sia il calciatore perfetto, il fatto di aver lavorato già con Paladino, conoscere tutto, per un calciatore che fa uno step così importante nella sua carriera penso che sia fondamentale sapere la fiducia che ripone in te. È un ragazzo che ha un po’ tutto, è un giocatore moderno, nei due trequartisti penso sia dove trova meglio lo spazio, si posizione tra centrocampo e difesa avversaria, lui con la postura giusta del corpo, con il primo controllo già ti supera. È un calciatore molto forte. Bisogna poi vedere dal punto di vista proprio di ambientamento, di tutte quelle cose che all’inizio ci sono, come reagirà. Ma è quello che serve alla Fiorentina in questo momento. Colpani per me ha caratteristiche, in alcune movenze ricorda Kakà del Milan nel passo e progressione palla al piede, poi lui ha fatto la storia del calcio. Magari a Pastore quando era al Palermo nei primi anni”. 

La Fiorentina alla prima partita in Serie A affronterà il Parma, ecco il suo intervento in merito: 

“Parma? Io sono attualmente l’allenatore dell’Unger 18, per me è stato uno step importante, sono molto carico e pronto. Il Parma penso che la stagione scorsa abbia dimostrato di essere una squadra che in Serie B c’entrava poco, non ha ammazzato il campionato ma sicuramente è stato in vetta dall’inizio alla fine. Per me l’aspetto fondamentale è stato quello di confermare Pecchia e di portare avanti un progetto legato a tanti grandi giovani, ragazzi che sicuramente hanno tutti dai 20 ai 22 anni, non sono ancora giocatori affermati ma con un talento enorme. Pecchia è un allenatore che ha vinto tre volte la Serie B, è un mister molto pragmatico, bravo ed incisivo. Richiede tanto dal punto i vista fisico, il suo calcio è più verticale rispetto a quello fatto di palleggio, al giorno d’oggi più di moda. L’anno scorso ha quasi sempre giocato con un 4-4-2. Ci sono due o tre giocatori veramente di un valore enorme, io stravedo per Bernabé, è un calciatore fantastico quest’anno farà molto bene in Serie A, ha qualità enormi”.

Sul 3-4-2-1 di Palladino…

“I nomi in partenza sono giocatori importanti, alcuni si sposavano bene con il gioco di Palladino. Le caratteristiche che Palladino richiede in mezzo al campo sono qualità e quantità, mi ricordo la coppia Pessina-Sensi, Pessina il leader emotivo, il capitano, con corsa e qualità, tanto recupero di seconde palle e movimento, Sensi era il giocatore che ti dava qualità e quella giocata in verticale e trovava i trequartisti tra le linee. Ricerca fisicità ma anche qualità. Locatelli, io stravedo per il giocatore, è veramente forte, potrebbe fare al caso della Fiorentina. Alla fine lui alternerà molto in mezzo al campo anche se cercherà di avere equilibrio. Un centrocampo a due deve avere un po’ tutto”.