Mancini e l’addio all’Arabia Saudita: “Non c’è ancora una calcio ad alto livello. Neanche il 50% di titolare in campionato”

Mancini sulla panchina dell'Arabia Saudita

Mancini sulla panchina dell'Arabia Saudita (Instagram Mancini foto) - www.goalist.it

Mancini ha lasciato l’Arabia Saudita: “Qui ci vuole pazienza, ora i giocatori locali non sono più titolari nei loro club”

Roberto Mancini, ha lasciato di comune accordo con la federazione, il ruolo di ct dell’Arabia Saudita. Ecco le sue prime parole a Il Messaggero dopo l’addio: “In Arabia ci vuole pazienza, soprattutto adesso che i giocatori locali non sono più titolari nei club. I dirigenti sono anche molto bravi ma non esiste ancora grande esperienza per un calcio ad alto livello”, ha dichiarato Mancini che lascia dopo 14 mesi tormentati.

In questo lasso di tempo ha conquistato nove vittorie, sette pareggi e cinque sconfitte in 23 partite, ma dopo il doppio impegno contro Giappone e Bahrain il suo addio era ormai scontato. Ma la qualificazione – ha detto – sarebbe stata operazione difficile per le difficoltà create dall’arrivo di tanti stranieri. Non avevo neanche il 50% dei titolari in campionato”.

Mancini ora è “disoccupato”: avrebbe dovuto guadagnare in Arabia Saudita ulteriori 50 milioni netti

Roberto Mancini, allenatore originario di Jesi, ha anche allenato la Nazionale italiana con la quale ha vinto un Europeo, entrando così di diritto nell’Olimpo del calcio italiano. Adesso il mister torna in Italia, chissà che in mente non ci sia qualche club di Serie A nel caso in cui dovesse saltare qualche panchina (nel breve o medio periodo).

L’addio di Mancini all’Arabia Saudita costa circa 20 milioni, una maxi buonuscita dunque in seguito alla risoluzione consensuale da entrambe le parti. L’ex ct azzurro era vincolato per altre tre stagioni e avrebbe dovuto guadagnare ulteriori 50 milioni netti. Il contratto, firmato alla fine di agosto dell’anno passato, lo avrebbe dovuto portare oltre il Mondiale 2026 e sino al gennaio 2027, quando l’Arabia Saudita organizzerà la Coppa d’Asia.

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