L’ex difensore nerazzurro Marco Materazzi, tra i protagonisti del leggendario ‘Triplete‘, raggiunto al termine della stagione 2009/10, ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta dello Sport, confrontando l’Inter odierna con quella di 14 anni fa.
L’INTER DI OGGI – “Ero già certo dall’inizio che andasse: troppa qualità e convinzione dopo Istanbul. Ma l’Internazionale è diventata una macchina, può provarci con chiunque senza paura. I giocatori e Inzaghi, il ‘Demone’, hanno trovato la chiave e il bello è che l’hanno trovata insieme“.
IL TRIPLETE – “Dico onestamente che giocano meglio loro di noi. È proprio un piacere seguirli: il merito va dato a Inzaghi, che ha capito come non disperdere il talento. Basta far stare bene insieme dei giocatori forti per ottenere risultati, anche senza inventarti chissà cosa. E poi bravissimi i dirigenti che ne hanno sbagliate davvero poche in questi anni. Da ‘L’Armeno che corre come un treno Mhyky’ a ‘Super Barellino’, il motore nerazzurro, , sapevano che lì c’erano radice solide, appartenenza, serietà. Così hanno costruito questa squadra che sembra perfetta“.
CHI E’ IL MATERAZZI DI QUESTA INTER? – “‘SuperAcerbi’ forse si avvicina per la storia, perché si è consacrato tardi. Ma mi rivedo in ‘L’Asso di Bastoni’, un po’ nel fisico e un po’ nel modo in cui lancia di sinistro“.
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