Milan hai il tuo Olandese volante: Reijnders il veterano che non t’aspetti

La storia del Milan parla chiaro, di Olanda in Via Aldo Rossi se ne intendono e non poco. Van Basten, Gullit passando per Rijkaard, ecco tutti hanno lasciato il segno nella storia di un Milan vincente e col pallone attaccato ai piedi. La storia recente ci descrive un altro Oranje nato in quel di Zwolle: ecco a voi Tijjani Reijnders.

DALL’AMARO AL DOLCE– Di origini indonesiane Reijnders è giunto a Milano dopo il sofferto addio di Sandro Tonali direzione Newcastle. Le uniche a non patire sono state le casse rossonere che hanno certamente dato spazio ad uno dei mercati più floridi degli ultimi anni. Serviva talento, gestione della palla a testa alta e visione di gioco, tutte qualità che il duo Moncada e D’Ottavio hanno individuato subito prelevandolo dall’AZ. Un classe ’98, giovanissimo, che deve conquistarsi la fiducia di un popolo caldo e ‘pretenzioso’ come quello rossonero: esiste missione più difficile?

Fonte: Account Instagram

DATI CHE PARLANO– Il compito è stato dei più difficili e forse apparentemente impossibili, eppure questo ragazzo venuto da sconosciuto è diventato uno che indossa la maglia del Diavolo da veterano e senza paura. Sono solo tre le giornate di Serie A giocate sinora eppure ci sono dei numeri che fanno venire il mal di testa: Tijjani è il centrocampista più preciso nei passaggi del nostro campionato ( 92% di precisione nei passaggi) e se non bastasse risulta essere onnipresente. Ad oggi ha una media di 12,5 km percorsi per partita e dei 270 minuti disponibili non ne ha mai saltato uno, come lui solo Rade Krunic tra le fila del Milan. Presente anche in fase offensiva se si considerano i 5 tiri in porta e i 3 passaggi chiave riusciti

Sicuramente Stefano Pioli ha trovato in Tijjani Reijnders il suo centrocampista del presente e (tutti i tifosi in Curva Sud se lo augurano) del futuro. A Milanello possono godersi un centrocampista ambito da molti (chiedere a Xavi e al suo Barça) e che ha tutte le carte in regola per dare continuità alla buona tradizione olandese che ha calcato il prato di San Siro