Milan, senti Calabria: “L’Inter non vincerà la seconda stella nel derby”

Sono 8 le giornate che dividono l’Inter dalla seconda stella, traguardo che gli uomini di Simone Inzaghi potrebbero realizzare il 22 Aprile, data del Derby di ritorno contro il Milan.

Quello che è certo è che gli uomini di Stefano Pioli non hanno alcuna intenzione di regalare lo scudetto ai cugini e vogliono continuare a macinare punti per tenere il passo dei nerazzurri. 3 vittorie e un pareggio nelle ultime 5 per i rossoneri che si ritrovano a meno 14 punti dalla capolista. Dello stesso avviso è il capitano del Milan Davide Calabria.

Come scrive Sportmediaset, queste le parole di Calabria che commenta così la possibilità di vedere l’Inter festeggiare la seconda stella nel giorno del Derby: È ancora presto per parlare di seconda stella dell’Inter nel derby. Ci sono delle partite prima e noi le vogliamo vincere tutte, quindi non accadrà“. Non alza bandiera bianca il capitano del Milan, finchè l’aritmetica dà la possibilità ai rossoneri di crederci, gli uomini di Stefano Pioli non molleranno di un centrimentro, consci delle loro qualità. Calabria si sofferma poi sul suo compagno Rafa Leao: “Se diventerà più consapevole del suo talento potrà diventare il numero uno al mondo, penso sia da Pallone d’oro. A livello fisico, con quelle caratteristiche fisiche, non ne vedo tanti”. Per Leao in questa stagione solo 4 gol e 7 assist in campionato. Una stagione finora sotto le aspettative quella del numero 10 rossonero che in questo finale di campionato per alimentare le speranze del suo Milan deve fare il definitivo salto di qualità. Infine Calabria giura amore eterno ai suoi colori: “Per me il Milan è tutto.

È stata la mia vita fino ad adesso. Sono cresciuto con una famiglia milanista, andavo allo stadio ancora prima di arrivare a indossare questa maglietta“. 

LEGGI ANCHE:Mourinho svela: “Avrei potuto allenare il Portogallo. A Madrid fu Perez ad impedirmelo. A Roma rifiutai io…”

https://goalist.it/2024/03/27/mourinho-svela-avrei-potuto-allenare-il-portogallo-a-madrid-fu-perez-ad-impedirmelo-a-roma-rifiutai-io/