Mourinho: l’uomo più espulso della Serie A. L’ambiente giallorosso è in bilico?

Photo LiveMedia/Domenico Cippitelli Rome, Italy, March 09, 2023, football Europa League match Roma vs Real Sociedad Image shows: José Mourinho of A.S. Roma during the first leg of the round of 16 of the UEFA Europa League between A.S. Roma and Real Sociedad de Fútbol on March 9, 2023 at the Stadio Olimpico in Rome. LiveMedia - World Copyright

José Mourinho è un allenatore noto al mondo del calcio per aver dato la possibilità a squadre considerabili outsider, come Inter e Porto, di alzare la “Coppa dalle grandi orecchie”, per essersi seduto da leader sulla panchina del Bernabeu, per essere stato il primo ad aver vinto tutte le competizioni europee e per la sua incredibile capacità di formare ovunque gruppi uniti e coesi.

Si potrebbe dire che il punto di forza del boss portoghese sia quello di dare un’anima al gruppo, per poi portarlo alla vittoria finale, così come è successo nella sua esperienza a Roma.

Questa stagione, però, il tecnico di Setúbal sembra avere difficoltà a far emergere la sua qualità migliore. Dopo la vittoria della Conference, evento che avrebbe potuto finalmente proiettare la squadra capitolina nella cerchia dei vincenti, però, qualcosa non è andato per il verso giusto.

In casa giallorossa, infatti, da inizio stagione la situazione è spesso degenerata. La situazione di Karsdorp prima e l’addio traumatico di Zaniolo poi ne sono un esempio lampante. C’è anche da considerare che le uniche espulsioni della Roma sono avvenute entrambe per condotta violenta (Zaniolo vs Betis e Kumbulla vs Sassuolo).

Fonte: Profilo Instagram Mourinho

Interessante è anche il seguente dato: José Mourinho è stato espulso in questa stagione ben 3 volte, più di qualsiasi altro giocatore o allenatore in Serie A. In aggiunta, Salvatore Foti, tecnico in seconda, ha rimediato una squalifica di un mese “per aver espresso frasi minacciose a un dirigente della squadra avversaria e all’arbitro e per alcune espressioni blasfeme al momento dell’uscita dal campo”.

Il portoghese è sempre stato un grande stratega, dalle sue interviste fino al suo comportamento in panchina, ma queste domande potrebbero risultare lecite: è tutto preparato e questi gesti servono proprio per dimostrare alla sua squadra il senso di appartenenza?

Oppure potrebbe essere proprio questo il fattore che manca alla squadra giallorossa per diventare grande?

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