José Mourinho si è recato a parlare con il cardinale José Tolentino de Mendonça, Archivista e Bibbliotecario di Santa Romana Chiesa. Mourinho ha svelato che gli mancherà più il prima che il durante: “L’arrivo allo stadio, la camminata dallo spogliatoio al campo: c’è spiritualità in questo. Camminare verso la partita e parlare con Lui…“.
“Per molti anni ho voluto vincere per me stesso, mentre ora continuo a voler vincere ma per i giocatori che non hanno mai vinto. Penso di più al tifoso comune e alla settimana migliore se la sua squadra ha vinto. Però siamo pagati per vincere. Stiamo parlando di alto rendimento e a volte ci sono decisioni nella gestione di una squadra che hanno qualcosa di crudele: non c’è il tempo di lasciare maturare, di lasciare crescere. L’errore si paga. Se commetto un errore, lo pago con l’esonero. Se un giocatore commette un errore, lo paga non giocando a beneficio di un altro. C’è qualcosa di crudele. Ed è per questo che la cosa che più lo addolora «è lo spreco del talento“.
Fonte: Corriere
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