Mourinho tuona ancora: “Aver rifiutato il Portogallo per restare alla Roma è stato un errore”

Photo LiveMedia/Tiziano Ballabio Cremona, Italy, February 28, 2023, italian soccer Serie A match US Cremonese vs AS Roma Image shows: Coach José Mourinho AS Roma during the Italian Serie A football match between US Cremonese AS Roma on 28 of February 2023 at Stadium Giovanni Zini in Cremona, Italy. Photo Tiziano Ballabio LiveMedia - World Copyright

José Mourinho, ex allenatore della Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni relative alla proposta, poi rifiutata, di diventare commissario tecnico della Nazionale portoghese. Lo ha fatto nell’intervista concessa al canale coreano di EA Sports.

Quale nazionale allenerei? È normale, il Portogallo. Ho avuto due volte la possibilità di andarci, ma non sono arrivate al momento giusto per me. Mi sono fatto prendere dalle emozioni quando non ho accettato l’ultima offerta, perché ho deciso di restare alla Roma e penso di aver fatto un errore“.

Ha poi proseguito: “Ora il Portogallo ha una squadra fantastica, una delle migliori, tra le prime cinque. Lo sapevo, ma mi sentivo in grande connessione con la Roma, con i tifosi, quindi non ho voluto prendere quella decisione. L’occasione Portogallo è arrivata due volte, credo però che arriverà anche una terza e la prenderò. Sperando che la generazione che avrò sarà forte come questa“. 

Lo Special One ha aggiunto, ricordando le ultime finali europee raggiunte alla guida del Manchester United, prima (Europa League 2016/2017) e Roma, poi: “Le due finali con la Roma sono state quelle più difficili da raggiungere, forse anche l’Europa League con il Manchester United è stata molto difficile perché erano due squadre che quando sono arrivato erano in una situazione molto difficile“.

Concludendo Mourinho ha affermato: “Alcuni allenatori sono magari più furbi e intelligenti e quindi scelgono l’incarico giusto con le condizioni ideali per arrivare al successo. Io ho bisogno di lavorare sempre, sentire che sto facendo qualcosa e sto aiutando. Mi piacciono le sfide, anche se a volte sono ingiuste perché non ci si può aspettare che io vinca trofei quando la mia squadra non è la più forte“.

Fonte: TuttoMercatoWeb

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