“Quando arrivi in un ambiente vincente la cosa che ti aspetti è che ogni volta che provi a migliorare qualcosa dicano «Ma l’anno scorso ha funzionato!». Ma se volete che funzioni ancora quest’anno dobbiamo fare un ulteriore step e portare novità. Secondo me per un gruppo è sempre interessante avere cose nuove, perché altrimenti ti annoi un po’“. Non sarà facile migliorare il Napoli straripante di Spalletti, ma Rudi Garcia è convinto che ci siano ancora margini per perfezionare i campioni d’Italia in carica. A poco più di 48 ore dal debutto in campionato, il tecnico azzurro ha parlato ai microfoni di DAZN, fissando gli obiettivi stagionali: “Il Napoli l’anno prossimo deve giocare in Champions League, questo è la base. I giocatori sono fissati sulla coppa e devi ricordare loro che il loro pane quotidiano è il campionato. Quello che ti porta alla Champions l’anno dopo è il campionato. Quindi dobbiamo essere bravi a giocare le due competizioni, per questo serve una rosa forte“.
Nessun dubbio sul capitano: “Normalmente quando arrivo in un club mi do il periodo del ritiro, tre settimane su sei, per dire chi sarà il capitano della mia squadra perché lo voglio scegliere io. Ho bisogno di tempo per fare i colloqui individuali con tutti, vederli in campo e anche fuori con il gruppo. Invece qui non ho avuto nessun dubbio sul fatto che il mio capitano sarebbe stato Di Lorenzo, perché poteva essere solo lui. Ci sono altri leader che potevano essere scelti, ma credo alle onde positive: se un ambiente va bene ai giocatori, perché cambiarlo?“.
L’allenatore francese ha parlato anche del capocannoniere dello scorso campionato, Victor Osimhen: “È un trascinatore pazzesco, vuole vincere e trascina la squadra. Un po’ come Cristiano Ronaldo: quando vince è contentissimo, chiama la squadra, vuole fare la foto ricordo. È uno dei migliori al mondo come centravanti. È bello vedere che un giocatore che potrebbe giocare solo la fase offensiva difende come un matto, pressa, torna indietro, aiuta la squadra. Una delle qualità di questo gruppo è questa. Non fanno solo un gioco offensivo di qualità, ma lavorano. Senza questo atteggiamento non puoi vincere“. E su Kvara: “Quando dribbla è bello da vedere, ma può migliorare ancora tanto“. Insomma, il messaggio di Garcia è chiaro: serve fame per confermarsi campioni. E il tecnico vuole vederla in campo già sabato pomeriggio a Frosinone.
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