Napoli, le pagelle: Kvara paga l’errore dal dischetto, difesa insufficiente. Meret il migliore, 7

Meret 7– Qualcuno l’ha criticato per la mancata parata su Bennacer all’andata? Lui le cancella con il rigore parato a Giroud e un intervento di piede prodigioso subito dopo, in barba a chi diceva che era determinante nei big match.

Di Lorenzo 6 – Nella notte più importante sembra che finanche a lui tremino le gambe finanche a lui, come quando si fa sverniciare da Leao sul gol. Poi almeno guadagna un penalty e dà sempre il suo apporto davanti.

Rrahmani 5,5 – Indietreggia troppo e si fa saltare, comee Di Lorenzo, da Leao sul gol. Non è l’unica sbavatura di una partita stregata anche per lui. Dal 74′ Ostigard s.v.

Juan Jesus 5 – Non accorcia su Giroud, gli resta staccato e quest’ultimo fa l’1-0. In difficoltà sulle ripartenze del Milan.

Mario Rui 5 – Il piede non è caldo, anzi sbaglia la misura di più di un lancio, ma è l’entrata davvero troppo irruenta su Leao in area la macchia più grave della sua partita. Che dura mezzora, prima dell’infortunio. Dal 34′ Mathias Olivera 6 – Paradossalmente è lui il più pericoloso del Napoli. Accompagna sempre l’azione e col colpo di testa va due volte vicino al gol.

Ndombele 4,5 – Torna titolare tre mesi dopo l’ultima volta, è la sua chance, ma la cestina con una prestazione indolente, nonostante l’importanza della sfida: la fotografia è la palla parsa che fa partire il contropiede dell’1-0 Milan. Dal 63′ Elmas 5,5 – Dovrebbe dare nuova verve al centrocampo, invece non incide minimamente.

Lobotka 5,5 – Fa fatica, avendo sempre la marcatura e non potendosi mai girare e ragionare. La ‘piolata’ è Bennacer a uomo per oscurarlo e ci riesce.

Zielinski 5 – Un paio di conclusioni da fuori, peraltro deboli, poi sparisce dal campo. Senza Anguissa è chiamato anche a compiti d’impostazione, ma non velocizza mai la manovra. Dal 75′ Raspadori 6 – Ha il merito di trovare Osimhen con un cross morbido per l’1-1, ma è l’unica azione importante del suo spezzone.

Politano 6,5 – Nei primi minuti è quello più in palla degli attaccanti, sicuramente il più intraprendente. Due mancini da fuori sibilano a centimetri dal palo, poi alla mezzora uno dei tanti contrasti con Theo gli provoca una distorsione alla caviglia. Dal 34′ Lozano 5,5 – Sgasa quando può, ma spara sempre a salve e dà sicuramente meno qualità rispetto al suo predecessore.

Osimhen 6,5 – Che non sia il meglio, che debba gestirsi, lo si nota subito perché non ci mette (può mettere) l’esuberanza fisica che lo contraddistingue. E lo conferma per tutti i 90 minuti, perché non riesce ad arrivare mai prima dei centrali avversari. Dopo il 90′, poi, trova il colpo di testa vincente, dimostrando che può graffiare anche quando non è in condizione.

Kvaratskhelia 4,5 – Nella notte più importante il Napoli viene tradito dal suo calciatore più importante. Prova tante volte il dribbling, un paio di volte passa ma se questo fosse pugilato il confronto con Calabria lo perderebbe. E quello a distanza con Leao lo stravince quest’ultimo: uno apparecchia il gol, l’altro sbaglia il rigore che avrebbe riaperto la qualificazione.

Luciano Spalletti 5 – Gli si può dare l’attenuante delle assenze, ma non può assolutamente bastare. In tre gol in sedici giorni contro il Milan segna soltanto al penultimo dei 270 minuti e non riesce mai a trovare il modo di scardinare l’organizzazione difensiva rossonera: Pioli vince ancora la sfida nella sfida.

Fonte: Tuttomercatoweb.