Osimhen: “Già in estate pensavo allo scudetto. Avrei potuto fare il medico”

Victor Osimhen è stato intervistato dal Corriere della Sera, al quale ha raccontato la cavalcata che sta compiendo con il Napoli e alcuni aspetti della sua vita. Il bomber del Napoli e capocannoniere della Serie A con 19 reti ha spiegato quando si è capito di poter puntare allo scudetto: “Abbiamo capito di poter puntare allo scudetto prima ancora che cominciassimo a vincere. C’è una foto conservata che testimonia il momento. Era estate e dopo un allenamento abbastanza duro parlavo con Anguissa. Gli dissi: ‘Frank, sai che la nostra squadra è forte e possiamo provare a vincerlo veramente lo scudetto’. Lui era scettico e io lo convincevo. Si avvicina Spalletti e ci chiede di cosa parliamo. Glielo dico, lui mi guarda e dice: ‘se i tuoi compagni si convincono, come lo sei tu, sì che possiamo provarci'”.

Proprio Spalletti è diventato fonte di ispirazione per l’attaccante nigeriano: “Se un giorno dovessi fare l’allenatore mi piacerebbe essere come lui. Fuori dal campo è come un papà: pronto ad ascoltare e a suggerire consigli su qualsiasi cosa. In allenamento è molto severo, rigoroso. Si arrabbia anche, soprattutto con chi non dà il 100%”.

Osimhen ha poi raccontato un po’ della sua vita privata: “Se non fossi diventato calciatore avrei fatto il medico, come voleva mio padre. Mia figlia è un’emozione unica. E’ la luce della mia vita, la piccola donna alla quale insegnare il valore dell’amore, del rispetto per gli altri, ricchi o poveri che siano, bianchi o neri. Hailey gioirà con me e con tutti i tifosi, lei come noi merita di vedere il Napoli tagliare il traguardo”.

Osimhen condivide con Kvaratskhelia un bel rapporto sia dentro che fuori dal campo: “C’è stata empatia dal primo momento. Lui è fortissimo, ma anche un ragazzo d’oro. Questo per me conta”.

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