Dopo la prestazione con l'Empoli, anche oggi brilla. Fantastico in ogni cosa che fa, offre sempre giocate pregiate e di lusso. Grandi palle offerte ai compagni, inserimenti puntuali, movimenti precisi e poi il gol, una perla davvero rara. 

Anche oggi fa una grande partita. Sempre voglioso e generoso, oltre che concreto quando si tratta di sbloccare il risultato ed insaccare, sovrastando Bijol, con il quale ha stravinto il duello.

Un'altra bella prestazione quella offerta dal messicano. Sempre attivo e pimpante, una spina nel fianco per l'Udinese. Splendido l'assist confezionato per la seconda rete azzurra, quella di Zielinski.

Va ad intermittenza, poi però sale in cattedra, soprattutto in occasione del passaggio splendido per il gol di Elmas. Una prestazione rocciosa, che gli vale una sufficienza ampia.

Una partita senza sbavature, con la solita puntuale spinta offensiva e con diverse giocate precise e ordinate. Un'altra prestazione più che positiva.

Oggi spicca perchè non va praticamente mai in difficoltà su Beto prima e Success poi. Non si lascia influenzare dall'ammonizione e porta a casa un'altra prestazione più che positiva. Tra l'altro, dopo la sua uscita, il muro difensivo del Napoli crolla.

Dopo pochi minuti effettua una splendida parata su Deulofeu. Si fa sempre trovare pronto sulle uscite ed è incolpevole su entrambi i gol subiti.

Entra e mette a disposizione della squadra la sua quantità, ma senza riuscire però ad incidere particolarmente sul fronte offensivo.

Entra e si dedica soprattutto alla fase di possesso, dove si comporta bene. In attacco si limita a conquistare calci d'angolo e rimesse laterali, ma non riesce ad incidere.

Una partita diligente, senza picchi degni di nota, sia negativi che positiva. Soffre poco in difesa, ma allo stesso tempo non brilla particolarmente in attacco. Una prova bilanciata, da 6 in pagella.

Non è colpevole particolarmente sui gol, motivo per cui non scende sotto la sufficienza. Allo stesso tempo però ci si aspettava maggior cattiveria agonistica da parte sua.

Entra per gestire il possesso con maggiore accuratezza e in parte ci riesce. Nel finale va leggermente in affanno, ma non tanto da risultare insufficiente.

Fino al minuto numero 80 disputa una partita normale, dove riesce a gestire la pressione di Beto, ma senza vincere a pieno il duello. A 10 minuti dalla fine però sembra crollare quasi psicologicamente: prima è troppo lento in occasione del gol di Nestorovski, poi si addormenta sulla rete di Samardzic.

Il regista oggi brilla soprattutto in fase di non possesso. Marcato praticamente ad uomo dagli attaccanti bianconeri, riesce comunque a destreggiarsi con la palla tra i piedi e allo stesso tempo offre una grande mano in difesa.