Peppe “Playstation” Mascara, così venne soprannominato Giuseppe Mascara, per i suoi gol, per l’appunto, “da Playstation” per quanto impensabili nella realtà, da mettere a segno.
In un giorno dal sapore di primavera, al Barbera, andava in scena uno dei derby più caldi della Serie A, uno di quegli appuntamenti imperdibili anche per chi, non tifa le due squadre. É semplicemente il giorno del derby siciliano, da una parte il Palermo guidato da Ballardini, dall’altra, il Catania di Zenga.
Al 40’, a dispetto dei pronostici (fino a quel dì, il Catania non aveva mai vinto nella massima serie contro il Palermo), gli ospiti, erano già sul 2-0 grazie alle reti di Ledesma e di Morimoto i padroni di casa giocavano in 10 per l’espulsione di Bresciano. La piega della partita, era ormai nota ma…
Non è questo quello che vi vogliamo raccontare…
Al 43’, ogni calciatore, ha già un po’ la testa all’intervallo, ancor più se la tua squadra, è sopra di due reti e di un uomo. Ma se ti chiami Mascara, beh no… ogni minuto è buono per scrivere la storia. All’improvviso, quando il cronometro sembra scorrere via via più veloce, Peppe Mascara raccoglie un pallone, tira al volo, un lampo, lasciando i tifosi, ed i compagni, con il fiato sospeso e gli occhi fuori dalle orbite… La palla si insacca alle spalle di Amelia che non può far nulla per evitare il gol. Semplicemente una magia, un capolavoro del numero 7 degli etnei. Una parabola lunga 45m che in 3” inserirà il gioiello di Caltagirone nella storia del calcio italiano.
“Che gooool! Che goool! Non ci credooooo – esclamò Maurizio Compagnoni – Mascara meglio di Maradona e Beckham! Questo gol farà il giro del Mondo!”
Poi il telecronista aggiunse “Sbalorditivo Mascara! Questo gol lo vedranno pure a Tonga!”
I tifosi palermitani strabuzzarono gli occhi, erano in piedi, e non smettevano di applaudire il loro avversario. Troppo bello, una splendida pagina di calcio da scrivere, da raccontare ai propri figli. Una perla che non può lasciare indifferente, nessuno, davvero nessuno.
“Peppe, Peppe” urlavano i tifosi catanesi davanti alla tv, il loro “Peppe!” aveva tirato fuori dal cilindro un colpo di magia.
La gara finì 4-0, al ritorno nella città etnea, i giocatori vennero accolti come dei campioni, come se avessero vinto chissà quale trofeo.
Peppe “Playstation” Mascara, è custodito nel cuore di ogni catanese, anche di coloro che, per età anagrafica, non hanno potuto godere dal vivo delle sue prodezze.
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