Pioli e Inzaghi, è un derby infinito: sarà un pomeriggio tricolore

Procedendo in ordine cronologico partiamo da Milan, che ha due punti di vantaggio sull’Inter ma deve ancora guarire dal ‘mal di gol’ che lo ha afflitto negli ultimi due mesi. La medicina giusta potrebbe essere Zlatan Ibrahimovic, che in settimana si è allenato a mille, è già stato decisivo all’Olimpico con un assist e ha tanta voglia di mettere la sua firma su uno scudetto che potrebbe anche essere l’ultimo trionfo della carriera dello svedese. Ibra ci sarà ma partirà dalla panchina così come Bennacer, che comunque è totalmente recuperato: Pioli contro i viola sembra orientato a schierare gli stessi 11 di Roma, con Giroud davanti e Diaz ad ispirarlo. San Siro è già sold out da settimane e sarà una bolgia, i rossoneri hanno il destino nelle proprie mani, ma troppo entusiasmo può anche essere pericoloso, per questo il tecnico alla vigilia ha indicato chiaramente la via ai suoi: “Cuore caldo e testa fredda”.

Come fredda dovrà essere la testa dei giocatori dell‘Inter, che rischiano di scendere in campo a Udine a -5 in classifica dai rossoneri e con il peso della pressione di essere obbligati a vincere (anche se Inzaghi ha assicurato che non guarderanno il Milan). Dopo il clamoroso ko di Bologna la squadra ha il dovere di rialzarsi subito e i bianconeri, reduci da 4 vittorie nelle ultime 6, non sono certo l’avversario più morbido. Il grande dubbio della vigilia riguarda Samir Handanovic, ma il portiere sloveno, fermato a Bologna da un problema fisico, dovrebbe stringere i denti e riprendere il suo posto tra i pali. Al posto di Bastoni, che Inzaghi spera di recuperare per la finale di Coppa Italia, ci sarà D’Ambrosio, mentre Vidal prenderà il posto dello squalificato Calhanoglu e in attacco toccherà a Dzeko e Lautaro. Ma forse più degli uomini conterà la testa, per questo in settimana Inzaghi ha fatto più lo psicologo dell’allenatore e ha mandato a tutti un messaggio molto chiaro: “Ci crediamo fino alla fine”.