In un’intervista al Corriere della Sera, Claudio Ranieri ha commentato l’acquisto di Jakub Jankto, che lo scorso febbraio ha deciso di fare coming out, da parte del suo Cagliari. “Non ho fatto valutazioni che non fossero quelle di un bravo giocatore, intelligente, adatto al mio progetto, serio, disponibile, gran professionista. Queste sono le cose che io guardo in un calciatore, altre cose a me non interessano. So che è un ragazzo d’oro, quando gli spieghi le cose cerca di metterle in pratica. Poi, come tutti, può fare bene o male. Capisco quanto debba aver sofferto prima per esternare una cosa che è naturale: per lui è stata dura e chissà per quanti altri ragazzi lo è, non solo nel calcio o nello sport, ma proprio nella famiglia. Per questo avevo detto che sarebbe bello che ce ne fossero anche altri di messaggi così, per far capire che non ci sono differenze. Abbiamo uno spogliatoio eccellente, sono convinto che non ci sarà nessunissimo problema. So che potrebbero arrivare problemi negli stadi, l’ho toccato spesso con mano e la mamma degli ignoranti è sempre incinta. Può darsi che ci sarà qualche idiota che dirà qualcosa, ma bisognerà andare oltre. La cosa più importante è che i media devono avere meno morbosità nei confronti del calciatore perché dobbiamo educare tutti. Capisco il diritto di cronaca, ma ora basta. Non dovrò proteggere Jankto perché per quello che ha fatto è già forte dentro. Oggi gli parlerò, gli farò un grande in bocca al lupo e mi auguro di vederlo come lo conosco: deciso, determinato a fare assist, a fare gol, a correre su quella fascia e a darci tutte le sue energie”.
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