Rocchi difende gli arbitri: “Non bene l’ultima giornata. L’uniformità di giudizio è quasi impossibile. Sul VAR a chiamata…”

Foto LiveMedia/Alessio Tarpini FERRARA, Italia, 16 marzo 2019, SERIE A SPAL VS ROMA Nella foto: Rocchi arbitro LiveMedia - World Copyright

“Soddisfatto degli arbitraggi dell’ultima giornata? Direi di no”. A esprimersi è il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale (CAN) Gianluca Rocchi che ha commentato quanto accaduto nel settimo turno di Serie A, caratterizzata da una serie di polemiche riguardanti l’attività degli arbitri. Il designatore si è espresso durante la presentazione del nuovo Codice di Giustizia Sportiva andata in scena allo Stadio Meazza di Milano sottolineando come sia impossibile avere un’omogeneità interpretativa completa.

“La formazione è fondamentale, ma ogni arbitro ha una testa pensante e una propria filosofia. E’ chiaro che l’ideale sarebbe avere una omogeneità al 100% ma è impossibile, perché siamo esseri umani – si è espresso l’ex fischietto -. Sull’interpretazione si può discutere per settimane, ma non dimentichiamo che il calcio è anche soggettività. Dietro ogni decisione c’è sempre una persona”.

Rocchi non ha chiuso la porta a nuove soluzioni come quella del Var a chiamata e del tempo effettivo che potrebbero così aiutare i direttori di gara durante il proprio operato: “Sono proposte su cui non posso rispondere più di tanto perché sono in corso di valutazione. Di sicuro il Var a chiamata è una soluzione alternativa, potrebbe essere una soluzione complementare per aiutare l’arbitro a trovare una soluzione corretta – ha sottolineato il designatore -. Il tempo effettivo? Stiamo facendo un lavoro importante sulle perdite di tempo, un lavoro certosino per anticipare le riprese del gioco, l’eventuale introduzione del tempo effettivo porterebbe sicuramente a uno stravolgimento importante, ma tutti giocherebbero gli stessi minuti”. Lo scrive Sportmediaset.