Rocchi: “Qualcuno ha fatto di tutto per crearci problemi, ma per certi errori…”

“Ci sono stati due o tre errori evitabilissimi che mi hanno fatto perdere il sonno. Errori dovuti a cali di concentrazione e disattenzione”, ha aggiunto. Non si è entrato nel dettaglio di troppi episodi, anche se non si è potuto non parlare del rigore concesso dal Var alla Fiorentina per il fallo del romanista Karsdorp su Gonzalez. “Non è piaciuto neanche a noi. È un rigore che qualche anno fa sarebbe passato abbastanza inosservato. Per la filosofia che abbiamo dato in questa stagione l’avete trovato molto fuori strada: io sono contento che la filosofia stia cambiando, nel senso che quel tocco non può essere mai rigore, anche se mi sono arrabbiato molto per la decisione”, le parole di Rocchi.

Sul bilancio globale: “Doveroso fare un punto della situazione al termine di una stagione molto complessa come questa. Siamo in una fase di grande ricambio generazionale, che speriamo che porterà ad avere arbitri di altissimo livello nei prossimi 3 o 4 anni. Abbiamo arbitri con la A maiuscola, e mi riferisco ai nostri internazionali, che hanno fatto anche sacrifici per dare spazio ai giovani, comprendendo lo spirito che ci anima nel voler creare una nuova generazione di arbitri. In questo gruppo ci sono dei talenti incredibili”.

Parlando di numeri: “A e B sono stati due campionati di una difficoltà incredibile e gli arbitri sono stati bravissimi. Abbiamo avuto un organico di 50 arbitri, dei quali 35 con meno di 50 gare in serie A e 45 con almeno una presenza in serie A. Questi sono i numeri, che ci rendono molto contenti perché ci sono stati dei ragazzi che hanno fatto esperienza”. E ancora: “In Serie A su 370 gare ci sono stati oltre 2mila check e 128 interventi Var. In B l’arrivo della Var ha abbassato in maniera drastica le polemiche. Con il Var in Serie A gli errori degli arbitri si sono ridotti dell’86% e in Serie B del 91%”.

Poi un ammonimento: “Credo nella Var, ma la tecnologia è un boomerang senza il decisionismo dell’arbitro in campo. Anche con la tecnologia, anche davanti a un monitor si può sbagliare e non è detto che un grande arbitro in campo sia anche un grande Var: il nostro obiettivo è specializzare sempre di più il ruolo del Var, ma ci vorrà qualche stagione”.

TRENTALANGE: “STAGIONE POSITIVA, PIU’ SPAZIO AI GIOVANI”
Dal canto suo, il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, si è detto soddisfatto di quanto fatto dai suoi arbitri. “Pensiamo che la stagione, in particolare la Serie A, ma mi riferisco a tutte le categorie, sia stata positiva dal nostro punto di vista. Siamo in un momento di grande cambiamento, stiamo dando fiducia ai giovani, grazie anche al coraggio del designatore”, ha detto. “La violenza passa attraverso una sottocultura. Vorremmo che tutte le società, in particolare del settore giovanile, prima dell’iscrizione dedicassero uno spazio all’apprendimento del regolamento. Siamo convinti che se i ragazzi provano ad apprendere il regolamento, tutta una serie di incomprensioni si stemperano”, ha aggiunto.