Sabatini: “Non voglio retrocedere, sono realista o sarà un mio fallimento personale. Ci salviamo al 5%”

Photo LiveMedia/Lisa Guglielmi Empoli, Italy, May 14, 2022, italian soccer Serie A match Empoli FC vs US Salernitana Image shows: Walter Sabatini (sports director of US Salernitana) LiveMedia - World Copyright

“Ci sono valori, chi l’ha costruita non ha fatto errori madornali e tanti di questi giocatori li avrei presi anche io. De Sanctis e Iervolino non hanno fatto errori gravi, ve lo assicuro”. Walter Sabatini ripartirà dal lavoro fatto da chi l’ha preceduto per provare a salvare la Salernitana, oggi ultima in classifica in Serie A: “Manca la coesione, circostanza difficile da creare. Ma sarà creata, nel tempo, dall’allenatore e dal sottoscritto. Siano responsabili e facciano quello che, ad oggi, non hanno fatto pur avendo disputato delle buone partite. Senza euforia non si va da nessuna parte, le vittorie si costruiscono nella quotidianità sudando nel nostro centro sportivo. La disperazione aiuta a migliorare, ti fa andare oltre l’ostacolo. I calciatori scarsi restano scarsi, a volte sono patetici nella loro disperazione. Io pretenderò tanto dalla squadra, a breve parlerò nello spogliatoio ma oggi volevo condividere un messaggio con la gente di Salerno. Non voglio retrocedere. Lo ripeto: non voglio retrocedere. Non vivo di illusioni né di sogni. Sono realista. Ma mi voglio salvare, la Salernitana deve restare in serie A. In caso contrario sarà un mio fallimento personale”.

All’epoca si parlò del 7%. Oggi?

“Oggi è il 5%. E non è poco. A suo tempo non fui io a parlare di questa percentuale, ma riviste specializzate”.

Come si spiega che la rosa che l’anno scorso ha fatto benissimo oggi è ultima?

“È una cosa che ci chiediamo anche noi. La Salernitana, spesso, ha dato l’impressione di essere una squadra fortissima ma fragile. Ci sono momenti in cui non riusciamo ad essere solidi. Se è un problema tecnico-tattico lo vedremo. Ma io stimo questa rosa. Ho visto tutte le partite della Salernitana, conosco i giocatori alla perfezione e avrò colloqui individuali. Devo capire perché non hanno voglia di imporsi. Voglio uomini prima ancora che professionisti, da loro stessi devono pretendere il massimo. Se fai una grande partita contro una big, vuol dire che è nelle tue corde e che puoi farcela di nuovo. Basta crederci”.

Fonte: TMW