Sanabria bomber in trasferta: terza di fila in gol, solo Ljajic ci era riuscito fra gli stranieri del Toro

Photo LiveMedia/Massimiliano Carnabuci Reggio Emilia, Italy, April 03, 2023, italian soccer Serie A match US Sassuolo vs Torino FC Image shows: Antonio Sanabria (Torino) celebrates the goal scored LiveMedia - World Copyright

Un girone di ritorno da incorniciare, finora, quello di Antonio Sanabria da San Lorenzo, Paraguay. I tifosi del Torino non avevano mai riposto tanta fiducia nelle doti di un attaccante che in Italia era riuscito a segnare al massimo 6 gol, con la maglia del Genoa nel 2019-20. Quest’anno il nuovo numero nove granata ha decisamente alzato il livello, trovando a Sassuolo l’ottava rete in campionato, sei delle quali segnate da gennaio in poi. Un rendimento che porta Tonny sul podio degli attaccanti più prolifici nel periodo, dietro solo a Lautaro Martinez (7) e Osimhen (12), l’unico ad aver timbrato più di lui in trasferta (8 reti, contro le 5 del granata). Ma cosa c’è dietro questo insperato miglioramento?

Sanabria, un 2023 da urlo in trasferta. Juric: “Ora attacca molto di più il primo palo”

Torino, stagione 2021-22, la prima con Juric in panchina. Sanabria condivide l’attacco con un Belotti ormai a fine corsa – il gallo segna infatti solo 8 gol, tre dei quali a Empoli – e chiude l’annata con 6 marcature e 5 assist in 29 presenze. Nelle ultime 16, però, arriva solo un gol, nel 4-4 a Bergamo, complici anche un infortunio al polpaccio e un altro guaio muscolare. E’ un rendimento completamente ribaltato nel campionato seguente, che inizia sottotono, con due sole reti nel girone d’andata, a Monza e a Napoli, e vede un’esplosione da gennaio in poi, con sei gol e un assist. Dopo la vittoria di Lecce, Sanabria aveva spiegato ai microfoni di DAZN: “Ho fatto una piccola riunione con il mister e abbiamo deciso di cambiare qualcosa e i risultati si stanno vedendo”. Juric ha indicato la via, modificando i movimenti del suo 9: “Abbiamo cambiato qualcosa nel suo modo di attaccare l’area di rigore. Prima faceva un certo movimento perché era abituato ad Ansaldi, l’unico ad aver la capacità di effettuare un certo tipo di cross; ora ne fa un altro e attacca il primo palo“. E’ successo anche ieri sera a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Rodriguez imbuca da sinistra a cercare Tonny sul primo palo, Lazaro effettua il contro-cross da destra e il paraguaiano incorna per il definitivo 1-1. E’ l’ottavo centro in questo campionato, il migliore da quando è in Italia, il secondo più prolifico della carriera, dietro solo al 2015-16 quando segnò 11 reti con lo Sporting Gjion in Liga.

Sanabria, 7 degli 8 gol sono arrivati lontano da Torino. Fra gli stranieri, solo Ljajic aveva timbrato in tre trasferte di fila

Con la rete di ieri sera, Sanabria ha raggiunto Giroud e Vlahovic nella classifica dei marcatori, fermi a quota 8, e ha eguagliato il record di Ljajic, l’unico straniero del Toro nell’era dei tre punti a vittoria capace di segnare in almeno tre trasferte di fila in serie A (il serbo toccò quota 5 fra l’aprile e l’agosto 2017). Curioso il fatto che sette gol su otto siano arrivati in trasferta e che all’Olimpico Tonny abbia segnato solo su rigore, alla Cremonese. Juric ieri ha tagliato corto: “In casa ha segnato poco perché ha sbagliato tanti gol“. In effetti si contano almeno cinque occasionissime sprecate davanti ai suoi tifosi, fra cui il palo centrato da zero metri contro il Napoli. E’ un’altra statistica ribaltata rispetto alla stagione con Davide Nicola, quando Sanabria veniva definito il “bomber in pantofole” – solo una gioia fuori dalle mura amiche, a Crotone, poi quattro tutte all’Olimpico. Lui e Juric si sono scrollati di dosso almeno due etichette piuttosto scomode: l’attaccante non ha più le polveri bagnate e ha iniziato a segnare sfruttando le (poche) palle che arrivano in area, il tecnico sembra aver finalmente trovato un bomber da mandare in doppia cifra. Sarebbe la prima volta, sia per Tonny, che per un centravanti allenato da Ivan.