Sentite il Corriere dello Sport: “Commisso ha incaricato una banca per la cessione della Fiorentina”

Fonte foto: ACF Fiorentina

Il Corriere dello Sport oggi in edicola riporta un’indiscrezione secondo la quale Commisso avrebbe incaricato una banca d’investimento di testare le acque per la possibile cessione della Fiorentina. Le voci potrebbero scaturire anche solo dalla recente scomparsa di Joe Barone. Il manager italoamericano non era solo il direttore generale, ma anche la longa manus di Commisso a Firenze. L’uomo che consentiva al proprietario di gestire la Fiorentina dagli USA come se fosse fisicamente presente in loco. Comprensibile che possa subentrare un senso di smarrimento, accresciuto dall’imprevedibilità della morte di Barone. 

Tuttavia Commisso è un imprenditore di livello, capace di gestire un gruppo da oltre 2 miliardi di ricavi con una storia di crescita economica invidiabile costruita in un orizzonte temporale lunghissimo. Difficile che faccia scelte di business ispirate dall’emozione, pur comprensibile, per la perdita di un amico. Cinque anni fa Mediacom investì 170 milioni per acquistare la Fiorentina dai Della Valle. Negli anni successivi ha pompato 104 milioni per finanziare la realizzazione del Viola Park, 24 per apporti di liquidità, 20 per la copertura di perdite. Escludendo i 100 milioni versati per sponsorizzare la squadra (che non possono considerarsi investimenti) l’impegno complessivo del gruppo americano ammonta finora a 318 milioni. Il club si è quindi autofinanziato, anche realizzando cessioni importanti come Vlahovic, Chiesa, Igor e Cabral, ma la gestione si è sempre caratterizzata per un equilibrio straordinario. L’ultimo bilancio riporta zero debiti finanziari: niente banche né bond ma neppure debiti verso la casa madre. Chi dovesse acquistare la Fiorentina (il cui patrimonio netto sfiora 300 milioni) verserebbe l’intero valore d’impresa alla controllante. Sul fronte dei ricavi, il club ha toccato l’anno scorso il livello massimo (148 milioni) nella sua storia, chiudendo in perdita solo per l’assenza di significativi ricavi da player trading, diversamente dall’anno precedente. 

Applicando un banale multiplo di tre o quattro volte i ricavi, cioè una metrica assai diffusa nelle valutazioni di club calcistici, Commisso potrebbe puntare a realizzare 450-600 milioni da un’eventuale cessione. Se la strategia di Mediacom sarà invece quella di proseguire, come sembra, nella gestione del club, pare legittimo attendersi una crescita ulteriore dei valori. 

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