Secondo diversi studi, tanto per concentrarci sulla partita di domani sera tra Sivas e Fiorentina, ad un’altitudine di 1.200 metri il calo delle prestazioni è calcolabile in (circa) il 3%. E se per ottenere un adattamento reale servirebbero (almeno) quattro o cinque giorni, di certo poter trascorrere qualche ora in più in quel contesto prima di dover sostenere lo sforzo non può che far bene. Per questo la Fiorentina ha scelto di muoversi in anticipo.
È (anche) una questione di recupero. Il volo che ieri ha portato i viola a Sivas infatti è atterrato attorno alle 18.20 locali (in Anatolia sono due ore avanti rispetto all’Italia) e anche questo, pur non trattandosi di uno «sbalzo» eccessivo, incide. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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