In una lunga intervista al Corriere della Sera, Luciano Spalletti ha parlato di cosa vuole portare come ct azzurro: “Vorrei tornasse la Nazionale di tutti e che tutti gli italiani le volessero bene. Per me la maglia della Nazionale è quanto di più alto ci possa essere in uno sport ma allo stesso tempo anche quella che più resta vicina al calcio di strada. Quando da bambini dovevamo giocare contro quelli del giardinetto accanto, speravamo con tutto noi stessi di venire “selezionati” e poter far parte di quelli che vincendo sarebbero diventati gli eroi del quartiere. La proposta di Gravina mi ha reso un uomo felice e orgoglioso anche se ho sentito il peso enorme della responsabilità trattandosi della maglia azzurra di tutti gli italiani”.
Prosegue: “Le mie scelte saranno tecniche e anche morali. Vorrò intorno a me ragazzi che ci credono, che vivano con me il morso della responsabilità, ragazzi che conoscano a memoria la storia di questa Nazionale dimostrandomi di voler entrare in quella storia, di volerci provare fino in fondo. Sarò sempre assillato dal bene della nostra Nazionale e, chi vorrà dimostrarmi di voler mettere il proprio talento al servizio della Nazionale, saprà che io sarò ai suoi piedi. Noi dobbiamo restituire all’Italia il bene che ci vuole. Far gioire un Paese intero, che si unisce e dimentica le appartenenze che separano. La maglia azzurra va desiderata prima e onorata poi come un oggetto sacro”.
Fonte: TMW
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