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SportMediaset: Champions, in cinque per tre posti con l’insidia delle coppe

Con lo scudetto che da settimane ormai sembra aver preso la strada di Napoli, il vero ‘scudetto’ quest’anno per la nobiltà del nostro calcio, inteso come Inter, Milan, Roma e Lazio (la Juve al momento sembra fuori per via della penalizzazione, ma anche Allegri continua a guardare al quarto posto) è la qualificazione alla prossima Champions League con tutti i ricavi che porta in cassa. Obiettivo ormai dichiarato da Pioli come da Inzaghi, sogno di bilancio per le romane e pazza idea anche per l’Atalanta, che insegue il gruppo un po’ più staccata ma ha il vantaggio di avere davanti a sé un calendario più morbido visto che al momento le altre sono tutte impegnate anche in Europa.

Cinque squadre per tre posti e al momento non ce n’è una che sembra davvero in vantaggio sulle altre, la vera costante che accomuna il quintetto sembra essere la discontinuità e a fare la differenza alla fine potrebbero essere gli scontri diretti e gli impegni europei.

L’Inter seconda in classifica con 50 punti (+2 sulla Lazio, +3 su Milan e Roma e +8 sulla Dea) è la naturale favorita, ma in stagione ha già perso sette partite, con le piccole fa fatica, in campionato è già scivolata più di una volta dopo le grandi notti europee e il 14 marzo c’è il ritorno degli ottavi col Porto (prima della gara contro la Juve del 19). La rosa di Inzaghi è la più profonda tra quelle in corsa per un posto in Champions, ma come ha sottolineato anche la società nei confronti avvenuti in settimana adesso bisogna ritrovare continuità di risultati.

Quella continuità che nelle ultime settimane sembra aver trovato la Lazio di Sarri, che ha blindato la difesa (nessun gol subito nelle ultime 5) ed è schizzata al secondo posto con il grande colpo di Napoli. Anche sulla strada dei biancocelesti però c’è l’insidia delle coppe europee, la Conference League, che come ha recentemente ammesso anche il tecnico potrà frenare la corsa dei suoi in campionato. “Non abbiamo una rosa che possa affrontare tre competizioni” le parole di Sarri, che fanno scattare l’allarme in vista della doppia sfida contro l’AZ (7 e 6 marzo) prima del derby con la Roma (19).

Roma che in questo momento viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria contro la Juventus, ma che come ha sottolineato anche Mourinho dopo l’1-0 dell’Olimpico non è ancora matura abbastanza per una “maratona” come quella che attende i giallorossi. “Quando giochiamo così possiamo arrivare in Champions, ma non sappiamo mai quale Roma scende in campo” ha detto il portoghese ricordano il recente ko di Cremona, ma aggiungendo anche che “in gara secca possiamo fare risultato contro tutti” e tra fine aprile e inizio maggio i giallorossi avranno 3 scontri diretti in 4 giornate (il 23 aprile con l’Atalanta, il 30 col Milan e il 7 maggio con l’Inter).

Proprio la vittoria nello scontro diretto contro l’Atalanta aveva messo il Milan in pole position per un posto nella prossima Champions League, ma il ko di Firenze pochi giorni prima del ritorno di Londra col Tottenham ha tolto molte certezze ai rossoneri e dimostrato che la rosa a disposizione di Pioli non è in grado di gestire le fatiche e le pressioni del doppio appuntamento. Oggi i rossoneri sono quinti con 8 punti in meno rispetto alla passata stagione e la partita del Franchi ha evidenziato ancora la mancanza di alternative e la dipendenza dalle giocate di Leao. Superare il turno e approdare ai quarti è un sogno che darebbe un senso alla stagione del Milan, ma paradossalmente potrebbe mettere a forte rischio il vero obiettivo stagionale.

Ad osservare un po’ più da lontano le altre 4 pretendenti c’è l’Atalanta, che avrebbe il non trascurabile vantaggio di non giocare le coppe europee e anche una rosa lunga abbastanza per affrontare la volata Champions, ma il solo gol e il solo punto collezionati nelle ultime tre gare e i tanti infortuni (Zapata, Hateboer, Palomino, Scalvini, Zappacosta e Koopmeiners) stanno rallentando la rincorsa della squadra di Gasperini. I punti che separano la squadra dal quarto posto sono comunque solo 5 e se il tecnico ritroverà la continuità di gennaio e soprattutto i gol dei suoi attaccanti il sogno Champions è ancora possibile.

Fonte: SportMediaset

Pierdomenico Verni

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