Squadra stanca ed inesperta, allenatore compreso, ma non è ancora finita. Ora basta, con Gonzalez a sx si gioca in 10

Alzi la mano chi si aspettava una Fiorentina così molle, così fragile, diciamo pure cosi stanca. Nessuno… credo. È vero, qualche avvisaglia negli ultimi tempi c’era stata: i 6 gol subiti tra Monza e Salerno, l’infortunio di Bonaventura, Cabral che non segna più, Gonzalez che non si riconosce più. Però la vulgata diceva (e noi eravamo tra questi) che il problema era di attenzione, di concentrazione, e che in coppa certi episodi non si sarebbero ripetuti. E invece… Comunque nessun dramma, la Fiorentina è assolutamente in grado di ribaltare la situazione, anche perché senza la regola dei gol in trasferta è sufficiente un 1-0 per pareggiare le sorti e poi giocarsela fino alla fine. 

Però, c’è un però. O per meglio dire, ci sono alcune domande che coinvolgono in primis l’allenatore: 1) perché la Fiorentina si è presentata all’appuntamento più importante della stagione in queste condizioni? Nonostante il turn-over (cosiddetto) scientifico che, evidentemente, non è stato sufficiente. 2) perché si ripetono certe distrazioni difensive (divenute ormai una caratteristica peculiare), che vanificano il gran possesso palla ed il gioco prodotto dalla squadra? 3) perché i viola non sanno gestire il pallone, addormentare la partita, accontentarsi anche di un 1-0 che, alla luce del risultato finale, sarebbe stato oro? E poi, come direbbero gli inglesi… last but not least: 4) perché continuare con Nico Gonzalez a sx, posizione che un tempo era la sua ma oramai non più, dove non può accentrarsi, non può entrare nel vivo del gioco, non può liberare il tiro da fuori area? Perché? Solo per favorire l’impiego di Ikonè a dx? Oppure per creare una copertura a Dodo’ che, con l’argentino al posto del francese, non avresti? Si è reso conto Italiano che in questo modo perdiamo il nostro miglior calciatore e giochiamo ogni volta in 10? Italiano, appunto. Quando parliamo di squadra inesperta comprendiamo anche il mister siciliano che, anche nelle occasioni nelle quali la squadra va in difficoltà (e stasera c’è andata spesso), non rinuncia alle velleità offensive, non si copre (magari passando a tre dietro), per poi portarla a casa. 

Peccato, forse ci eravamo illusi, forse (a differenza di quanto successo con Braga e Lech Poznan) avevamo sottovalutato l’avversario che, al contrario, si è rivelato tosto, coriaceo ed organizzato. Con un centrocampista, il 19enne francese Diouf, da comprare subito. Anzi… ieri. Ripetiamo, stop a mugugni e critiche preconcette: a Basilea la Fiorentina può vincere e qualificarsi per la finale di Praga. Quindi massima unita’ e fiducia. Magari con Gonzalez a dx, che viene pure meglio. 

Editoriale a cura di Stefano Borgi

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