Jovic salta Inter-Fiorentina: l’infezione virale è in via di risoluzione ma ancora solo allenamenti individuali
Le statistiche giocatore per giocatore
PLAYER STATISTICHE
Le statistiche giocatore per giocatore
Migliori attaccanti
Victor Osimhen
Victor Osimhen è un calciatore nigeriano di 22 anni, attaccante del Napoli. A causa del grave infortunio alla spalla e del Covid, la prima stagione in Italia del giocatore è stata in chiaro-scuro, qualche strappo e qualche giocata gli hanno permesso di toccare la doppia cifra, ma senza convincere i tifosi più scettici. Quest’anno però la musica sembra cambiata, il giocatore si è preso definitivamente la squadra e la sta trascinando sempre più in alto a suon di gol e giocate formidabili. Sono già 6 i gol messi a segno nelle sue prime 6 partite stagionali. Dotato di un’esplosività devastante, semina il panico nelle difese avversarie grazie a scatti brucianti e stacchi imperiosi in area di rigore. Grazie alle sue caratteristiche può giocare in qualsiasi ruolo del reparto offensivo, facendo sempre la differenza. Aspetti su cui ha ancora grossi margini di miglioramento sono la visione di gioco e la gestione della palla nelle diverse fasi dell’azione, ma vista la giovane età di 22 anni ci si aspettano ancora grossi passi in avanti da questo giocatore. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa
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Khvicha Kvaratskhelia
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Paulo Dybala
Paulo Dybala, argentino classe 1993 è un attaccante/trequartista in forza alla Juventus FC ma ha anche la cittadinanza italiana grazie alle sue origini (nonna napoletana). Mancino puro ma è bravo anche con il destro, abile nel proteggere il pallone per far salire la squadra, nel muoversi negli spazi per ricevere palla tra le linee e nell’eludere la pressione avversaria con un solo controllo. Preferisce partire dalla fascia destra del campo per accentrarsi e tirare col suo mancino preciso e potente, specialmente con conclusioni dalla distanza ma negli anni si è adattato a giocare nella trequarti campo avversaria. È inoltre un ottimo rigorista e anche un ottimo tiratore di calci di punizione. Scheda tecnica redatta da: Mattia De Santis
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Ademola Lookman
Ademola Lookman è un esterno d'attacco nazionale nigeriano. Questo classe 1997 ha un ottima rapidità e un buon controllo palla. Abile negli 1 vs 1, sfrutta la sua agilità per disorientare gli avversari. La sua zona di campo prediletta è la fascia sinistra, dalla quale ama accentrarsi per sfruttare il suo piede destro raffinato tramite veloci scambi e tiri. Il suo contributo in zona gol non è mai stato da top player, ma il ragazzo ha ancora ampi margini di miglioramento e sotto la guida di Gasperini ci si può attendere che faccia il definitivo salto di qualità.
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26
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1544
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Lautaro Martínez
Lautaro Martinez (Bahia Blanca, 22 Agosto 1997), soprannominato in patria “El Toro” è un calciatore dell’Inter e della nazionale argentina, ruolo attaccante. Paragonato molto spesso per caratteristiche fisiche, tecniche e temperamento a due grandi calciatori argentini come Tevez ed Aguero. Il Toro è un calciatore non molto alto, ma dotato di grande elevazione e scelta del tempo soprattutto per la sua grande forza ed esplosività nelle gambe, grande forza che gli permette di proteggere palla e girarsi con rapidità alle spalle del difendente. Possiede una coordinazione del gesto tecnico da fuoriclasse puro, una delle sue migliori caratteristiche è lo smarcamento e la scelta del tempo in anticipo sul marcatore finalizzando l’azione con giocate di straordinaria bellezza (vedi goal allo Slavia Praga o il palo con lo Shakhtar) e il primo controllo con il quale orienta la palla con l’intenzione di saltare l’uomo. È un attaccante moderno che può giocare da solo o in coppia con un’altra punta come nei 2 anni di Conte dove è cresciuto tantissimo dal punto di vista della disciplina tattica imparando a fare la fase di non possesso e, grazie al lavoro maniacale del tecnico salentino, ha acquisito consapevolezza nelle sue qualità trovando una giusta sintonia nei meccanismi offensivi e nelle soluzioni offensive con il partner d’attacco Lukaku, esperienza che si porterà anche nei principi di gioco di Inzaghi che ne farà il perno fondamentale del nuovo attacco dell’Inter. Unico difetto, anzi unico aspetto sul quale deve migliorare ancora di più è la freddezza sotto porta e il senso del goal, qualità con le quali non ha dimostrato ancora molta continuità, infatti molte volte per il grande lavoro di squadra che esegue perde di lucidità sotto porta. È un ’97 che se migliora ancor di più in questi 2 fondamentali può facilmente diventare un attaccante da 25-30 goal a campionato. Scheda tecnica redatta da: Salvatore Iannone
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Armand Laurienté
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1652
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MBala Nzola
M’bala Nzola è un attaccante che utilizza prevalentemente il piede sinistro. E’ un giocatore che ama svariare su tutto il fronte offensivo, si abbassa molto per aiutare la squadra in costruzione ma attacca anche bene la profondità. E’ molto fisico ed ha una grande progressione, questa caratteristica permette alla sua squadra di avere un’arma per uscire dalla pressione avversaria con una palla giocata sulla sua figura oppure giocata nello spazio alle spalle dell’avversario. Ha una discreta vena realizzativa, possiede un bel tiro e anche un’ottima elevazione. Scheda tecnica redatta da: Paolo Marino
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23
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1987
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22
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2
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Marko Arnautovic
IT’S CRAZY!! nel 2010 era pappa e ciccia con Mario Balotelli. Colpo importante per il Bologna. Giocatore perfetto per Mihajlovic. Carattere, fumino, provocatorio, cattivo quanto basta, con buone doti tecniche. L’ Attaccante austriaco è un nomade d’Europa e del mondo, avendo girato molti campionati (tra cui quello Cinese). E’ una punta che si ispira ad Ibra, per movenze, fisico e modo di giocare. Tra i suoi punti di Forza c’è la voglia matta di spaccare il mondo e far ricredere chi nel 2010 lo aveva mandato via senza troppi ripensamenti. Nei punti deboli c’è sicuramente il carattere “fumino”, e la continuità, ormai persa nei 2 anni trascorsi in Cina. Scheda tecnica redatta da: Niccolò Salvadori
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Ciro Immobile
NOME: Ciro Immobile DATA DI NASCITA: 20/02/1990 RUOLO: Attaccante centrale SQUADRA: Lazio CARATTERISTICHE FISICHE: Immobile è un calciatore alto (185 cm) ed il suo peso (85 kg) è distribuito molto bene in tutto il suo corpo. Mostra un’ottima forza fisica ed è in grado di resistere alle marcature strette (talvolta anche agevolmente) dei difensori avversari. Le spalle ed il torace sono ampi, con mobilità generale che purtroppo non è molto fluida. Il giocatore risulta essere normotrofico, con gli arti superiori ed inferiori che non sono molto possenti. Immobile si distingue soprattutto per la sua elevazione in area di rigore, nonostante non basi tanto il suo stile di gioco sugli stacchi di testa. In questa situazione di gioco, la squadra avversaria fa fatica a contenerlo. Non è particolarmente agile, ma riesce a far fronte a questo difetto con la sua forza fisica e cercando il contatto con l’avversario per garantire una solida difesa del pallone. È dotato di una buona velocità di base e ciò si manifesta soprattutto sul lungo, quando effettua degli inserimenti senza palla per abbassare la difesa avversaria. Ma anche palla al piede non è semplice da recuperare, specialmente quando prende qualche metro al difensore. Il giocatore evidenzia un’ottima coordinazione quando calcia, in quanto è sempre molto pulito in questo fondamentale tecnico. Assicura un’ottima resistenza, in quanto può terminare tutta la partita anche se non si risparmia mai in pressione sul portatore di palla. CARATTERISTICHE TECNICHE-TATTICHE: Immobile è un attaccante centrale di piede destro ed è dotato di una buona tecnica di base. Riesce ad utilizzare, con buoni risultati, anche il mancino ed infatti si registra un discreto numero di gol segnati con il suo piede meno forte. Nella conduzione del pallone non è molto fluido, soprattutto quando viene marcato o pressato da più di un difensore e non garantisce dei dribbling per superarli. Infatti, Immobile non risulta molto efficace quando viene utilizzato come ‘’muro’’ per generare sponde per i compagni di squadra, o per fraseggiare con loro. In fase di trasmissione del pallone, come citato un rigo sopra, è abbastanza rigido. Riesce a portare a termine con successo dei passaggi complicati quando non viene pressato e ciò si verifica soprattutto in fase di transizione positiva. Da il meglio di sé, specialmente, in un modello di gioco volto a creare degli spazi per l’attaccante, in quanto lui può attaccarli in verticale ed in profondità per mettere perennemente in crisi le difese avversarie. In questo contesto di gioco, Immobile diventa devastante. La sua qualità nei dribbling esce fuori quando ha già portato palla per un po’ di metri, perché nello stretto fa un po’ di fatica. La sua principale dote è il tiro da qualsiasi posizione, in quanto riesce a trovare la porta con una facilità estrema e ha segnato tantissimi gol nella sua carriera. È riuscito a vincere anche la Scarpa d’oro e a raggiungere il record di gol segnati in un campionato di Serie A (36 gol). È molto abile anche nel calciare i rigori ed in fase di non possesso è sempre presente, pressando tutti i difensori avversari che entrano in possesso di palla e riuscendo a coprire anche i metodisti, per non dargli una ricezione facile. Come già intuito dalle sue caratteristiche fisiche, è molto bravo anche nei colpi di testa.
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Giovanni Simeone
Simeone, 181 centimetri per 80 kilogrammi di peso, è un attaccante dinamico, forte fisicamente, rapido e con un fiuto del goal. Destro naturale, Simeone è un centravanti moderno, difficile da incasellare in un solo ruolo del fronte offensivo. Nasce come esterno d’attacco e si trasforma ben presto in una prima punta atipica, capace sì di attaccare la profondità e difendere il pallone, ma allo stesso tempo è abile a giocare con i compagni e non disdegna allargarsi sull’esterno per sfornare assist ai centrocampisti che si inseriscono da dietro. Pur venendo dalla scuola argentina, quella dei Batistuta e dei Crespo, tanto per capirci, Simeone è un attaccante maggiormente versatile. In carriera ha giocato come terminale offensivo sia in un sistema a due punte che in un tridente. Questo lo rende versatile e capace di interpretare i corretti movimenti contestualmente al sistema di gioco in cui viene schierato. Il ragazzo scuola River Plate, infatti, pur non essendo dotato di un’altezza fuori dal comune, è decisamente abile di testa, sia nelle sponde aeree per i compagni sia, soprattutto, in fase realizzativa. Simeone ama giocare attaccando la profondità. Non è un centravanti che vive per avere il pallone tra i piedi o giostrare l’azione, piuttosto è abilissimo a far valere la sua rapidità e la sua tecnica nello stretto. Sa offrire sempre soluzioni ai compagni, svariando sull’intero fronte offensivo e rendendosi poco marcabile dai centrali avversari. Proprio per non essere stretto nella morsa di questi ultimi, giocando a Genova come unico terminale offensivo, Simeone tende ad allargarsi sulla destra per attaccare la profondità e favorire l’inserimento degli esterni e delle mezze ali. La più evidente capacità di Simeone è quella di rendersi difficilmente marcabile dai difensori avversari. Non li perde mai di vista, ama svariare ed è tremendamente intelligente nel posizionarsi in mezzo ai due marcatori, costringendo la difesa alla scalata. L’intento è ovviamente quello di riuscire a prendere il primo difensore alle spalle e bruciare sul tempo il secondo centrale che accorre in chiusura. Ama giocare qualche centimetro alle sue spalle, fintando un movimento d’anticipo verso il primo palo per poi smarcarsi alle spalle del diretto marcatore. Senza palla ha l’attitudine di pressare i difensori avversari, costringendoli al retropassaggio, al lancio lungo o all’errore, recuperando quindi il pallone nei pressi dell’area di rigore avversaria. La zona in cui predilige effettuare questa pressione in fase di non possesso è quella centrale, infilandosi fra i due centrali difensivi avversari. Simeone va quindi affrontato di posizione, facendo attenzione a non concedergli il tiro con il piede destro. Il suo movimento, infatti, è quello sempre di cercare la conclusione con il destro. Il difensore deve pertanto frapporre il corpo in modo da costringerlo a calciare con il sinistro, piede con cui è riuscito a segnare pochi gol in carriera fino ad oggi. Scheda tecnica redatta da: Rocco Calocero
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Domenico Berardi
Domenico Berardi è un calciatore con spiccate doti tecniche e molto forte nell’ 1vs1. Calcia molto bene le punizioni e questo gli permette anche di realizzare dei gol, molto preciso sui cross, riesce a stoppare la palla con molta naturalezza anche palloni non proprio precisi e puliti, infine è molto freddo dal dischetto del rigore. Nell’ 1vs1 è molto rapido nel breve ed ha un’ottima progressione. Attacca molto bene la profondità ma sa anche dialogare con i compagni offensivi per creare situazioni pericolose che possono nascere sia con scambi sia con movimenti senza palla. Ottimo assist-man. Può giocare sia sulla fascia destra che sinistra anche se in prevalenza preferisce la destra che poi lo porta alla conclusione sfruttando il suo piede forte, ma può giocare anche come attaccante centrale ovviamente con caratteristiche diverse e svariando molto sul fronte offensivo. E’ un giocatore molto generoso nel rincorrere l’avversario ma a volte un po’ troppo irruento nei suoi interventi e questo porta cartellini spesso evitabili. Ha un carattere forte e questo lo porta in alcuni frangenti a commettere delle leggerezze che spesso portano danno sia a lui che alla squadra. Non spicca per i doti nei duelli aerei. Scheda tecnica redatta da: Paolo Marino
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Boulaye Dia
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Ilija Nestorovski
Ilija Nestorovski è un attaccante macedone classe 1990, dal 2019 di proprietà dell’Udinese. La carriera di questo calciatore inizia nelle giovanile della squadra macedone del Pobeda, con la quale esordisce nel calcio professionistico e disputa 4 campionati. Le ottime statistiche dell’epoca raccontano di quasi 40 gol all’attivo in nemmeno 100 match disputati. L’avventura calcistica dell’attaccante prosegue poi in Repubblica Ceca e successivamente in Croazia, dove si consacra con la squadra Inter Zaprešić, segnando 69 gol in 90 partite. Nel 2016 il Palermo decide di portarlo in Italia. Dopo 3 buone stagioni con la squadra rosanero (1 in Serie A e 2 in Serie B), nel 2019 l’Udinese decide di acquistare il calciatore. Purtroppo, le statistiche del giocatore con la squadra friulana non sono all’altezza delle precedenti. Complice il grave infortunio subito al legamento crociato nella stagione 2020/2021, il giocatore è sceso molto nelle gerarchie della squadra, racimolando pochi minuti finora in campionato. Superati i 30 anni Ilija cerca ora il riscatto, provando a riconquistarsi quei tanti tifosi italiani rimasti piacevolmente impressionati dalle sue prime stagioni disputate in Serie A e B.
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Arthur Cabral
Arthur Mendonça Cabral, noto semplicemente come Arthur Cabral (Campina Grande, 25 aprile 1998), attaccante brasiliano e punta della Fiorentina. È un centravanti forte fisicamente, molto abile nel dribbling e con un ottimo senso del gol. Si distingue anche per essere un buon assist-man. Cresce calcisticamente nel Cearà dal 2014 al 2018 con una pausa dal 2015 al 2016 dove venne mandato in prestito alle giovanili del Palmeiras dove colleziona 1 presenza e 0 gol. Nel Cearà colleziona 48 presenze e 11 gol. Viene acquistato dal Basilea nel 2019 fino al 2022 dove si mette in mostra e diventa uno dei centravanti più forti del campionato svizzero collezionando 77 presenze e 46 gol. Infine a gennaio 2022, dopo la cessione di Vlahovic alla Juventus, la fiorentina acquista le prestazioni di Cabral che piano piano sta scalando le gerarchie di mister italiano ma ha bisogno ancora di tempo per ambientarsi nel calcio della serie A.
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Rafael Leão
Rafael Leao è un attaccante molto fisico e bravo nel gioco aereo e nonostante la sua altezza elevata è decisamente rapido e veloce, inoltre è abile nel dribbling e nell’uno contro uno, oltre a possedere una buona tecnica individuale. Sa muoversi molto bene negli spazi aperti e nella trequarti avversaria risulta una spina nel fianco se lasciato solo. Deve però sacrificarsi maggiormente in fase difensiva per supportare la squadra, inoltre in fase offensiva deve cercare di raggiungere la doppia cifra soprattutto dimostrando continuità partita dopo partita. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro
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Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic, nato a Belgrado (Serbia) il 28 Gennaio del 2000, è un attaccante. Cresciuto nel settore giovanile del Partizan, compie il suo esordio nel massimo campionato serbo nella stagione 2015/2016, compagine con cui gioca anche la stagione successiva. Nonostante la giovane età e solo 21 presenze all’attivo, la Fiorentina decide di portare in Italia l’attaccante Serbo. Dopo aver fatto grandi cose in Primavera, gioca per la prima volta in Serie A scampoli di partite nella stagione 2018/2019. Le potenzialità del giovane serbo sono particolarmente positive, e dopo una stagione di transizione dove gioca con continuità e inizia a comparire sul tabellino dei marcatori, la stagione 2020/2021 coincide con quella della sua esplosione. Sotto la gestione del mister Cesare Prandelli, Dusan Vlahovic, nonostante i soli 20 anni, si impone come uno degli attaccanti migliori del Campionato, mostrando ampi margini di crescita. La stagione 21/22 rappresenta quella della consacrazione, che gli vale, nel Gennaio 2022, il passaggio a titolo definitivo alla Juventus. Attaccante mancino, è dotato di un fisico possente (190 cm per 75Kg) che fa di lui una prima punta capace di reggere il reparto da solo. Nonostante si parli di un giocatore di 21 anni, gioca con una maturità da veterano. Capace di resistere fisicamente a marcature aggressive, fa della forza fisica una caratteristica importante del suo modo di giocare. Ama far salire la squadra, sa giocare spalle alla porta, e nonostante il fisico imponente, è dotato di una notevole velocità in campo aperto. Dotato di una buona tecnica di base, ha un senso del gol innato e una capacità di finalizzazione fuori dal comune. Glaciale davanti alla porta, dentro l’area di rigore avversaria sa essere letale. Nonostante sia molto bravo nella difesa della palla e a tenere botta fisicamente, deve migliorare nel gioco aereo. Dotato di un mancino educatissimo, possiede un gran tiro dalla distanza e ottime capacità balistiche, caratteristiche che fanno di lui un ottimo rigorista, e un discreto specialista per le punizioni ravvicinate. Dotato di grande carisma, possiede già ottime caratteristiche che lo renderanno un vero leader. Dotato di un mix di caratteristiche tecniche e fisiche fuori dalla norma, ha potenzialità per diventare uno degli attaccanti migliori a livello Mondiale.
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Duelli Aerei
Arkadiusz Milik
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Duelli Aerei
Yann Karamoh
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422
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Duelli Aerei
Migliori centrocampisti
Luka Romero
Relazione di prova Relazione di prova Relazione di prova
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Mattia Zaccagni
Mattia Zaccagni è un giocatore molto creativo in fase offensiva, perchè legge le situazioni di gioco in diversi modi nel tentativo di creare scompiglio nella difesa avversaria. Abile nei contropiedi e nonostante la bassa statura è forte fisicamente. La sua strategia è quella di attirare il pressing di uno o più avversari per dribblare e creare superiorità numerica, oppure tagliare all’interno dell’area di rigore. Ha necessità di migliorare nei passaggi lunghi e la precisione dei passaggi in generale, tuttavia ha le carte in regola per diventare un giocatore di fondamentale importanza nel gioco di Sarri. Il tempo darà maggiori risposte. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro
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1901
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Duelli
Duelli Aerei
Adrien Rabiot
Adrien Rabiot è un centrocampista dalla struttura fisica importante (1 metro e 88 per 71 kg) che gli permette di avere un buon controllo del proprio corpo e delle varie azioni di gioco, di poter reggere bene anche i contrasti contro gli avversari più forti di lui fisicamente e anche di poter vincere diversi duelli aerei. Rabiot ha un ottimo primo controllo e di solito è un calciatore predisposto alla prima costruzione, motivo per il quale nelle ultime stagioni non è mai sceso sotto l’87% di precisione passaggi (con picchi di stagioni con precisione superiore al 90%) e prova in media molti più passaggi brevi, rispetto a quelli medi o lunghi. Un’altra buona qualità del francese è la progressione palla al piede. Non è un dribblatore, ma un giocatore che è predisposto a far avanzare la squadra di diversi metri con la sfera al piede, anche se poi non eccelle in zona di rifinitura (non sono tanti gli assist vincenti che riesce a creare ogni stagione) e in zona di finalizzazione non è un centrocampista da doppia cifra annuale (il suo anno migliore da questo punto di vista è il 2015-16, 6 reti con la maglia del PSG). Dal punto di vista del tiro, il francese prova poche volte la conclusione (arriva in media a tirare 1 volta a partita) e non lo fa mai con grande precisione. Importanti sono le sue qualità difensive, soprattutto i contrasti. Rabiot si dimostra sempre diligente nel seguire la linea di centrocampo in difesa posizionale, quando il contesto tattico è più indirizzato verso la pressione o il pressing di reparto, reagisce con buona tempestività. Dal punto di vista della posizione Rabiot è un giocatore molto duttile. Storicamente ha giocato sia in un centrocampo a 3 come mezzala, che in centrocampi con double-pivot (come nel sistema 4-2-3-1 o nel 4-4-2), a volte in carriera gli è capitato di giocare davanti la difesa con compiti di regia, senza però avere grossi picchi di prestazione. Scheda tecnica redatta da: Benedetto Greco
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Ángel Di María
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879
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Duelli Aerei
Aleksey Miranchuk
Aleksej Miranchuk è un trequartista di piede mancino dotato di un’ottima tecnica di base. Agisce su tutto il fronte offensivo, senza limitarsi al centro-destra, posizione da cui predilige comunque partire in conduzione/dribbling dopo essersi smarcato tra le linee. Quando si trova in zona di rifinitura, cerca spesso di coinvolgere i compagni attraverso passaggi filtranti sfruttando la sua visione di gioco. Si tratta di un giocatore altruista che predilige l’assist o il passaggio chiave alla soluzione individuale. E’ abile nel far progredire l’azione, aiutando la squadra a risalire il campo attraverso conduzioni palla al piede o passaggi in verticale. Quando va al tiro col mancino risulta pericoloso, specie con soluzioni a giro, mentre il destro non è altrettanto affidabile. I suoi punti di forza sono senz’altro il controllo palla, il dribbling e la fantasia in zona di rifinitura. Fisicamente e atleticamente nella media, pecca invece nel contributo difensivo in termini di recupero palla e contrasti, oltre che nei duelli aerei. In conclusione Miranchuk è un giocatore di livello internazionale, nel pieno della carriera, con caratteristiche adatte ad esaltare lo sviluppo offensivo del gioco palla a terra. Il suo ruolo ideale è quello di trequartista mobile, sia da centrale in una trequarti a 3, sia da trequartista esterno in un 4321/3421. Scheda tecnica redatta da: Luigi Favero
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1520
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Eljif Elmas
Centrocampista dalle enormi potenzialità dotato di un’ottima tecnica, il quale può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo grazie alla sue capacità di adattamento. Calciatore giovane molto abile nel dribbling ed in fase di rifinitura. Notevole sensibilità nel tocco di palla, si rende pericoloso soprattutto nelle situazioni di contropiede e quando ha la possibilità di ricevere di fronte alla porta e condurre palla per rapide verticalizzazioni. Da migliorare sicuramente l’aspetto psicologico, spesso cala di concentrazione con il passare dei minuti e la squadra ne risente ma la sua giovane età gli consente ampi margini di miglioramento. Scheda tecnica redatta da: Donato De Bonis
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1005
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7
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6
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Duelli Aerei
Roberto Pereyra
Roberto Pereyra è un giocatore argentino centrocampista dell’Udinese. Capace di ricoprire diversi ruoli, ha fatto della sua duttilità tattica l’arma a disposizione di molti allenatori negli ultimi anni. Può essere impiegato come mezz’ala sinistra o destra, trequartista o seconda punta, ala su entrambe le fasce o come interno di centrocampo. Centrocampista tuttofare, che fa dell’intensità e della qualità le sue doti più significative, Pereyra ha dato maggiori conferme delle sue capacità quando viene impiegato da trequartista, dove può esaltare le doti tecniche, cercando dribbling e imbucate, o da mezz’ala sinistra dove può sfoggiare la sua abilità fisica e la sua velocità che gli consente di rientrare sul destro e tentare la conclusione a giro dalla medio-lunga distanza che gli riesce molto bene, non a caso è abile anche in zona realizzativa con diversi gol e assist all’attivo. Il fisico è dalla sua parte, Pereyra è 182 cm di dinamismo e fantasia, tenta spesso la giocata e non scappa dal confronto fisico, potendo contare di buona forza e resistenza, non ha un ottima elevazione e non utilizza spesso il piede debole; non ha particolari mancanze, se non che, spesso i calciatori “tuttofare” non eccellono e non peccano in nulla di particolare, e per questo possono anche risultare discontinui, ma restano jolly molto utili e sempre più rari da trovare. Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa
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1946
Da titolare
23
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Goal totali
4
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Duelli
Duelli Aerei
Matìas Soulé
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11
Minuti giocati
317
Da titolare
3
Sostituito
3
Goal totali
1
Contrasti
Duelli
Duelli Aerei
Felipe Anderson
Felipe Anderson è un attaccante esterno di piede destro che può agire indifferentemente su entrambe le fasce. Dotato di grande velocità sia in accelerazione sul lungo che nello scatto breve, è un giocatore difficile da marcare e allo stesso tempo imprevedibile per come risulti elusivo nel dribbling, andando sia sul destro che sul sinistro. Utilissimo nel ribaltare l’azione con pochi tocchi, il brasiliano si esalta nelle transizioni positive specie se ha spazio da attaccare, risultando imprendibile per gli avversari. A volte arriva poco lucido davanti al portiere, ciò nonostante non è un cattivo realizzatore, anzi sa trovare con un’ampia varietà di soluzioni, tra cui il tiro da fuori, la via del gol. Deficitario nel gioco aereo e nei recuperi difensivi, Felipe Anderson denota una scarsa continuità di rendimento all’interno della stagione, essendo un giocatore particolarmente umorale.
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Minuti giocati
2114
Da titolare
25
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10
Goal totali
6
Contrasti
Duelli
Duelli Aerei
Nicolò Barella
Nicolò Barella (Cagliari, 7 febbraio 1997) è un calciatore italiano e della nazionale Italiana con la quale è diventato Campione d’Europa nell’estate del 2021 e dell’Inter. Barella è un centrocampista totale che abbina qualità, tantissima qualità e grande dinamismo e quantità, eccelle in entrambe le fasi sia per le sue qualità tecniche in fase di possesso sia per la sua forza e resistenza che gli permette di recuperare una grande quantità di palloni. Barella è, nel suo ruolo, uno dei migliori interpreti al mondo, ha forza, esplosività nelle gambe, grande corsa in progressione che gli permette di ribaltare l’azione in un attimo, ha una grande sensibilità tecnica e un ottimo tocco di palla, vede il gioco come pochi sia nei passaggi corti sia nei lanci con cambi di gioco improvvisi e precisi, sa proporsi, cerca sempre la palla, la chiama per farsela dare perchè vuole essere sempre al centro del gioco e quando ha la palla qualcosa di pericoloso crea. Ha scelta di tempo negli inserimenti quasi perfetta e riesce ad arrivare spesso alla conclusione o all’ultimo passaggio e lo si vede da queste prime partite con Inzaghi che lascia più libertà ai propri calciatori, rispetto all’anno di Conte dove era molto più bloccato nei schemi e la metodicità del tecnico leccese, e, infatti è il calciatore che è entrato in tutte le occasioni e i goal dell’Inter di questo inizio di stagione fornendo anche 5 assist e realizzando 1 goal. La sua forza gli permette di recuperare palloni impossibili, forte nel 1 vs 1 e nel recupero di palloni in fase di non possesso, e, grazie al lavoro enorme di Conte è diventato bravo anche nel leggere le situazioni e controllare la sua irruenza, ha imparato a gestire i ritmi partita quando accelerare o quando rifiatare, anche se poche volte si vede Barella rifiatare, infatti molte volte, soprattutto ai tempi del Cagliari e al primo anno all’Inter prendeva molto spesso cartellini gialli banali, ma nell’anno dello scudetto il salto di qualità definitivo lo ha fatto dal punto di vista comportamentale dove è stato in diffida per più di 10 partite giocando partite in questo arco di tempo anche decisive e lui non è mai stato ammonito, questo è stato il salto definitivo di Nicolò Barella che lo rende ad oggi il centrocampista più forte della Serie A e tra i primi al mondo. Scheda tecnica redatta da: Salvatore Iannone
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Luis Alberto
Analisi del singolo: LUIS ALBERTO Luis Alberto Romero Alconchel, spagnolo classe ’92 è alla “prova del nove”: dopo cinque stagioni sotto la gestione tecnica di Simone Inzaghi, l’arrivo di Maurizio Sarri gli consegna la possibilità di fare il definitivo salto di qualità. Cresciuto calcisticamente nel Sevilla, è nel Barcelona B che il trequartista spagnolo riesce a mettersi notevolmente in mostra con 11 gol in 38 presenze. Le prestazioni di alto livello fornite attirano l’interesse del Liverpool, dove, però, non riesce ad imporsi. Torna in patria dove indossa le maglie di Malaga e Deportivo La Coruña. All’inizio del 2016/2017 approda nel nostro campionato sulla sponda biancoceleste di Roma. Dopo aver trascorso un primo anno di adattamento, con sole 10 presenze, è nella stagione successiva che Luis Alberto si impone sia per le sue qualità nelle giocate, sia per l’intelligenza tattica. Dopo alcuni anni da trequartista/seconda punta, Inzaghi lo trasforma in mezzala, non risentendo, a livello realizzativo, di questo “arretramento” di posizione. Per lui, infatti, 9 gol lo scorso anno, nel quale si è imposto più a livello realizzativo che di rifinitura, probabilmente la qualità migliore dello spagnolo: per lui, infatti, nella nostra Serie A, in cinque stagioni, un bottino di 36 reti, ma soprattutto di 51 assist. Caratteristiche tecniche e fisiche Alto 182 cm per 72 kg circa, Luis Alberto è un giocatore tecnicamente sublime, con spiccate doti tecniche e velocità di pensiero. Dotato anche di una buonissima rapidità nello stretto, tra le sue notevoli capacità anche il dribbling che lo facilita nell’1vs1, oltre che un’innata eleganza in tutte le sue giocate. Tutto questo è associato ad una altissima visione di gioco che gli permette di essere decisivo in zona di rifinitura, con propensione al grande gesto tecnico (“suolata”, finte, colpi di tacco, etc.). Gli anni migliori di Luis Alberto, fino ad ora sono coincisi con il progetto tecnico di Simone Inzaghi, con il quale la tecnica dello spagnolo si è sposata perfettamente: in particolare, le sue doti in transizione positiva e la spiccata ricerca della verticalità. La complementarità con le qualità di Ciro Immobile ha fatto sì che il trequartista spagnolo abbia più volte chiuso la stagione in doppia cifra sugli assist (talvolta anche tra i marcatori), sia giocando dietro l’unica punta, sia come mezzala nei cinque centrocampisti del tecnico piacentino. L’arrivo di Maurizio Sarri lo “costringerà” a ricercare maggiormente il fraseggio corto e il dialogo con i compagni, in una posizione senz’altro differente da quella avuta negli ultimi anni. Nell’unica uscita stagionale, seppur in un match a senso unico, Luis Alberto è salito in cattedra: 3 assist ed una rete che vogliono dimostrare quanto la posizione di mezzala sinistra nel 4-3-3 sarriano possa coniugarsi con le caratteristiche tecniche ed atletiche dello spagnolo. Le doti tecniche e la sensibilità nel tocco della palla gli permetteranno, verosimilmente, di essere utile alla causa biancoceleste anche quest’anno, salvo complicazioni extra-calcistiche. Fase di Possesso Ormai a suo agio in mezzo al campo, sul centro-sinistra, Luis Alberto, essendo di piede destro, predilige accentrarsi cercando il fraseggio corto con i compagni o ricercando la verticalità. Migliore assist-man della Serie A degli ultimi anni, i suoi passaggi di qualità sono stati fondamentali per servire gli inserimenti delle mezzali, degli esterni o per lanciare la profondità della punta centrale. Quando è in possesso indiretto, lo spagnolo ha la qualità di farsi trovare tra la linea di difesa e di centrocampo avversaria. Questa dote gli permette di poter stoppare il pallone senza l’aggressione immediata dell’avversario, e di poter trovare la giocata migliore per la squadra. La maestria nel tocco “di prima” o la giocata a due tocchi è la prosecuzione naturale per la buona riuscita delle azioni biancocelesti, capacità che gli saranno molto utili per il gioco voluto dal tecnico Sarri. Fenomenale nell’occupazione degli half spaces, in queste prime battute del campionato si può notare la ricerca anche dell’interscambio con la punta centrale per la capacità sia di attaccare lo spazio per calciare in porta sia per un eventuale rifinitura. capacità creativa e fantasia, controllo orientato con il quale riesce a mettersi facilmente in posizione di rifinitura. – Palle inattive a favore Luis Alberto è da anni il tiratore scelto per i corner e le punizioni laterali della formazione biancoceleste. Nonostante ciò, non spicca nel calcio da fermo diretto, ma è uno dei migliori assistman da palla ferma, anche grazie alla capacità dei vari Milinkovic-Savic, Acerbi e Immobile, in queste situazioni. Non è il principale rigorista della Lazio, anche se in questi anni ha calciato alcuni rigori. Da professionista ha uno score di 4 rigori segnati e 2 sbagliati. Fase di Non Possesso In posizione da trequartista, Luis Alberto aveva il compito di raccordare l’attacco ed il centrocampo, spesso con l’incombenza di pressare uno dei difensori centrali avversari. In posizione di mezzala sinistra, Luis Alberto ha migliorato molto la fase senza palla, anche se, per giocare in mezzo al campo, è coadiuvato da due compagni di reparto più adatti al lavoro di recupero palla. Il suo principale compito è quello di chiudere le linee di passaggio verso il diretto avversario, piuttosto che pressarlo direttamente. Quando la Lazio è schiacciata, soprattutto durante l’“era” Inzaghi, Luis Alberto cercava lo smarcamento preventivo per essere uno dei punti di riferimento per le ripartenze. La sua capacità di protezione del pallone, la sua sensibilità e capacità immediata di visione di gioco si sono rivelate doti importante per far “uscire” la squadra e alimentare (e talvolta concludere con l’assist decisivo) la transizione offensiva. – Palle inattive a sfavore Lo spagnolo non è un calciatore dotato di un importante stacco di testa né di una propensione all’1vs1 difensivo. Sulla disposizione a zona proposta da Maurizio Sarri, Luis Alberto è preposto alla copertura della zona del dischetto di rigore. Analisi SWOT Punti di forza: – Fantasia e tecnica sublime; – Visione di gioco e verticalizzazioni; – Propensione all’assist decisivo; – Coraggio di provare l’1vs1. Punti di debolezza/da migliorare: – Aspetto psicologico – Carattere anarchico, spesso uscite fuori luogo o situazioni strane; – Poca propensione alla Fase di Non Possesso, in posizione da mezzala può creare dei miss-match negativi. Considerazioni finali Negli anni trascorsi sotto la guida di Inzaghi, come ha anche dichiarato il calciatore stesso, Luis Alberto è cresciuto tatticamente ed anche tecnicamente, ma, soprattutto ha imparato ad essere continuo, dapprima per più partite e a stagioni alterne, adesso per interi campionati. Una dote, questa, che senza dubbio non possedeva fino a qualche tempo fa. La facilità nella giocata nell’1vs1 e quella di posizionamento con una corretta postura del corpo, caratteristica tra le principali del fantasista andaluso, gli potrebbero facilmente permettere di costituire un fattore anche nel gioco sarriano. L’unico inconveniente potrebbe essere quel suo carattere, quasi anarchico, che potrebbe cozzare con le esigenze tattiche e comportamentali del tecnico toscano. Scheda tecnica redatta da: Paolo Mazza
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Davide Frattesi
Davide Frattesi è un centrocampista centrale moderno specializzato negli inserimenti con e senza palla. Dal punto di vista tattico è duttile, può infatti essere impiegato sia come mediano che trequartista, o come mezz’ala, nella passata stagione ha principalmente ricoperto il ruolo di mezz’ala destra mettendo a segno 8 gol e 2 assist. Alto 184 cm, Frattesi è dotato di una buona forza esplosiva che abbinata ad una corporatura atletica, e non “pesante”, gli fornisce un’ottima accelerazione e una buona progressione che lo favoriscono del cambio di passo e che gli consentono di effettuare ottimi inserimenti, grazie anche al suo spiccato senso di posizione; molto agile palla al piede è bravo a girarsi nello stretto. Difensivamente parlando ha molte lacune, sia in fase di marcatura 1vs1 che nella lettura delle giocate avversarie, d’altra parte compensa queste mancanze con tanta corsa e intensità, tipica dei moderni “motori” del centrocampo. Frattesi è anche dotato di una tecnica, molto bravo negli smistamenti corti, ma acerbo nei lanci lunghi e nei cross, vede bene la porta da fuori area e non manca di freddezza in area di rigore. Complessivamente si può dire che Frattesi sia un calciatore che giochi un calcio nervoso, aggressivo, intenso, che gli consente di essere sempre al centro nella partita e che in prospettiva possa diventare un elemento interessante; è anche vero che proprio questa suo stile gli crei difficoltà dal punto di vista del tempismo e dell’irruenza negli interventi, peccando in diverse circostante di ingenuità frutto anche della giovane età . Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa
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Sergej Milinkovic-Savic
Milinkovic é un giocatore che fa della fisicità , del gioco aéreo e del tiro le sue armi migliori. É utilissimo nella sua Lazio perché gli permette di sviluppare il gioco in diversi modi, sia palla a terra dove é bravo negli inserimenti , che alzandola dove é abile a mettersi dietro le punte per servirli com il gioco aereo. Giocatore fondamentale nei calci piazzati sia contro che a favore , gli manca un po’ di continuità per andare a far parte di un top club. Scheda tecnica redatta da: Matteo Porcari
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Teun Koopmeiners
Mancino naturale. Centrocampista centrale/mediano che può giocare anche da difensore centrale. Questa, è la prima vera esperienza in un grande campionato fuori dall’Olanda. Avrà una concorrenza spietata nella “Dea” ma dal canto suo ha ottime qualità tecniche e tattiche. Assist, punizioni, angoli, visione di gioco e intercettamento sono le sue arme migliori. La sua pecca può essere rappresentata dall’ambientamento e dalla lingua. Scheda tecnica redatta da: Niccolò Salvadori
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Piotr Zielinski
NOME: Piotr Zielinski DATA DI NASCITA: 20/05/1994 RUOLO: Centrocampista centrale/Trequartista (naturale), Esterno offensivo (adattabile) SQUADRA: Napoli CARATTERISTICHE FISICHE: Calciatore dotato di una buona altezza (180 cm), rapportata ad un peso che si può considerare importante (75 kg). Tuttavia, Zielinski non risulta avere una particolare potenza fisica, soprattutto perché le spalle e il torace non risultano ampi. La sua mobilità generale, in compenso, è molto fluida. In particolar modo, le braccia sono dotate di una buona forza ed infatti riesce spesso a resistere ai contrasti avversari, garantendo anche un’ottima difesa del pallone. Non si distingue per la sua elevazione, caratteristica che in effetti non viene percepita in campo. Calciatore che si apprezza atleticamente, soprattutto per la sua agilità e coordinazione che sono veramente di altissimo livello (quasi perfette). Riesce ad eludere la pressione avversaria grazie ai movimenti agili del suo corpo e la sua coordinazione è in particolar modo evidente in fase di corsa, sia con palla che senza la sfera. La sua resistenza fisica è di buon livello, ma non garantisce un’intensità costante per i minuti in cui viene impiegato durante la partita. Zielinski, inoltre, è molto veloce ed è un’arma devastante per le transizioni positive. CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE: Giocatore molto duttile, con una tecnica di base di livello notevole. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista o mezzala, ma può essere impiegato anche come mediano con compiti di regista in un centrocampo a 2, o come ala in un attacco a 3. Calciatore ambidestro, riesce a calciare il pallone con la stessa qualità con entrambi i piedi. Nella ricezione, nella conduzione e nella trasmissione del pallone è molto fluido con ottimi tempi di gioco sia con che senza pressione avversaria. Sa sia quando velocizzare la giocata, che quando rallentare e tornare indietro; riesce a trattare il pallone anche in situazioni molto complicate. Ha una particolare abilità nel dribbling, essendo in grado di saltare l’avversario con notevole efficacia (61% di dribbling riusciti). Calciatore molto intelligente, infatti riesce spesso a trovare soluzioni corrette ed il suo primo pensiero dopo uno scambio con un compagno di squadra, è quello di attaccare la profondità in spazi molto pericolosi. Infatti, egli è dotato di notevoli tempi di inserimento, soprattutto quando deve andare ad attaccare l’area di rigore avversaria (8 gol nella passata stagione). Giocatore che si eleva per la qualità dell’ultimo passaggio e per il suo tiro dalla distanza che è molto potente oltre che preciso. Trequartista che riesce a posizionarsi bene, fra le linee, in zona luce per poter ricevere anche una verticalizzazione diretta dalla difesa. La sua applicazione in fase di non possesso è degna di nota. CARATTERISTICHE CARATTERIALI-COMPORTAMENTALI: Zielinski si mette in evidenza per il suo spirito di sacrificio, in quanto partecipa in forma attiva ad entrambe le fasi di gioco. Durante il primo pressing riesce a garantire costantemente sia l’attenzione che la concentrazione. Risulta essere in possesso anche di una buona autorità all’interno del gioco, visto che è lui il filo che lega le trame della squadra. Calciatore che ha anche un ottimo temperamento ed un buon senso del fair play, poiché non è falloso ed è stato sanzionato solo due volte con l’ammonizione nella scorsa stagione. Sembra essere anche molto rispettato all’interno della squadra, infatti è nel suo club attuale da cinque anni e non ha mai avuto particolari problemi con nessuno. CONCLUSIONI: Zielinski è un calciatore validissimo ed è un nazionale polacco che gioca ad alti livelli da molti anni. Il Napoli è una squadra che disputa le coppe europee da più di dieci anni, oltre ad essere un club che punta ai piani alti della classifica della Serie A. Quindi il giocatore già si trova a suo agio in palcoscenici importanti. Sente addosso anche la fiducia sia dell’ambiente che della propria squadra e questo, per lui, è molto importante. Le sue qualità sono indiscutibili e avendo ancora 27 anni, sicuramente potrà migliorare ancora quel poco che gli resta per essere affermato come uno dei più grandi centrocampisti nel panorama europeo. Scheda tecnica redatta da: Giuseppe Duca
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Lazar Samardzic
Lazar Samardžić è uno dei talenti più cristallini del panorama calcistico europeo. Trequartista classe 2002, Samardžić è un centrocampista moderno che eccelle dal punto di vista tecnico , con il suo tocco delicato e raffinato, ed una visione fuori dal comune per un calciatore della sua età. Alto 185 cm, dal punto di vista atletico il giovane tedesco non è molto prestante e spesso soffre il confronto fisico, d’altra parte è molto rapido e veloce nello stretto, grazie alla sua abilità palla al piede e alla buona capacità di dribbling che gli permettono di uscire bene da queste situazioni. I punti forti sono sicuramente da ricercare nell’aspetto tecnico; Samardžić è molto abile a valorizzare situazioni di gioco difficili che richiedono una buona dose di creatività e soprattutto di capacità di visone del gioco, il tutto coadiuvato dall’abilità nei passaggi, nelle verticalizzazioni e nei cambi di gioco. Cerca spesso dribbling ambiziosi, molto efficaci quando riescono, ma che in troppe occasioni scadono nell’azione personale intestardita e sterile che non ha funzionalità per la squadra. Dal punto di vista realizzativo può godere di un piede educato che gli permette di piazzare bene il pallone, senza cercare la potenza nelle conclusioni, e di un modesto utilizzo del piede debole che può sicuramente migliorare. Concludendo, Samardžić è un talento puro, dinamico che può migliorare sotto diversi aspetti, sia fisici che tattici, ma che ha già messo in mostra molte qualità fondamentali nel gioco del calcio. Scheda tecnica redatta da: Angelo Testa
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Tommaso Baldanzi
Relazione di prova Relazione di prova Relazione di prova
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Darko Lazovic
Darko Lazovic è un esterno di centrocampo che può giocare sia a destra che a sinistra, all’occorrenza può ricoprire anche il ruolo di ala. In fase di possesso è un giocatore capace di creare superiorità sulle fasce grazie ad un grande atletismo che gli permette sovrapposizioni e inserimenti centrali. Sa gestire il pallone e questo gli permette di offrire ai compagni ottimi passaggi capaci di metterli in condizioni di poter calciare in porta infatti ogni stagione riesce a mettere a referto un buon numero di assist. Ottime qualità tecniche. In fase di non possesso aiuta molto i suoi compagni abbassandosi anche molto fin sulla linea della propria difesa. Scheda tecnica redatta da: Marino Paolo
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Cristian Volpato
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Filip Kostic
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Migliori difensori
Carlos Augusto
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Fodé Ballo-Touré
Ballo-Touré è un giocatore che si trova a suo agio sulla fascia sinistra, in situazioni in cui può sfruttare il suo allungo palla al piede o il suo gioco senza palla. Fa fatica ad entrare all’interno del campo in situazioni di possesso, infatti è poco dotato di gioco nello stretto. Al contrario, ha un buon cross e un ottimo dribbling in spazi aperti. A livello difensivo è un giocatore ostico, e abbastanza completo per il suo ruolo
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Stefan Posch
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Josh Doig
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Destiny Udogie
Iyenoma Destiny Udogie è un terzino sinistro che può giocare anche più avanzato sulla linea dei centrocampisti come esterno; in questo ruolo gli vengono affidati sia il compito di difendere che di spingere ma, all'occorrenza è stato anche impiegato come difensore centrale. Alto 186 cm per 75 Kg Udogie, è ben strutturato fisicamente, dispone di una forza notevole considerando la giovane età (classe 2002) che gli è d'aiuto in entrambi le fasi; il giovane italiano fa della velocità e della progressione i suoi punti forti, ama partire da dietro per poi inserirsi sulla fascia sia con la palla che senza, per poi tentare un cross o il tiro. Infatti dispone di un controllo educato e di una buona tecnica di base, che gli permette di essere molto pericoloso per le retroguardie avversarie. Dal punto vista difensivo dimostra diverse lacune, la copertura e l'allineamento non sono sempre ottimi e nell'arco dei 90 minuti fatica a tenere alta l'attenzione e la concentrazione, limiti che però hanno sicuramente margine di miglioramento. D'altra parte è molto abile nei contrasti in piedi, il suo fisico lo aiuta e nell'1vs1 è roccioso e difficile da sovrastare. Udogie è il prototipo del difensore moderno, tecnico, offensivo, veloce, caratteristiche alle quali abbina una discreta lettura di gioco ed occupazione degli spazi; tutto ciò lo rende un giovane talento, decisamente maturo per i suoi 19 anni, che ha ampi margini di miglioramento da poter sviluppare nella fase difensiva generale e anche in fase offensiva migliorando tempi di inserimento e finalizzazione, trovando magari anche quella continuità necessaria a tutti i giocatori per trovare fiducia e confidenza dei propri mezzi.
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2009
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23
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Danilo
Danilo nasce come interno di centrocampo, ma dopo il passaggio al Porto viene poi dirottato in maniera stabile sull’esterno, dove può sfruttare al meglio le ottime doti in conduzione e dar prova fino in fondo delle capacità atletiche. E' comunque dotato di una buona tecnica individuale e predilige le progressioni in conduzione che lo fa spesso arrivare sul fondo per crossare e nel tempo è stato impiegato sia a destra (sul suo piede naturale) sia a sinistra ed abilità rara in un terzino, Danilo è dotato di un’ottima conclusione dalla distanza. È in grado di interpretare correttamente l’azione offensiva avversaria, chiudendo le linee di passaggio o accorciando sul portatore ma prediligendo l’intercetto. La marcatura individuale è deficitaria ancora sia da un punto di vista dell'attenzione visiva (marcatura preventiva) sia da un punto di vista della marcatura a uomo, due caratteristiche utili soprattutto negli ultimi metri a ridosso della propria porta. In fase di possesso si rende spesso protagonista di tagli interni, con e senza palla, e non disdegna affatto l’interno del campo. Danilo ha, con l'esperienza, maturato una maggiore consapevolezza e capacità di farsi trovare al tempo giusto nel posto giusto il che lo porta spesso a concludere l'azione dopo un taglio offensivo a seguito di un'azione sviluppatasi sul lato opposto.
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Amir Rrahmani
Amir Rrahmani è un difensore Kosovaro in forza al Napoli; il suo ruolo principale è difensore centrale, ma grazie alla sua duttilità è in grado di ricoprire anche il ruolo di terzino, sia destro che sinistro. È dotato di un ottima fisicità e buona velocità, queste caratteristiche, insieme ad un buon tempo di gioco, rendono Amir molto forte negli 1 vs 1, nel gioco aereo e soprattutto negli anticipi e negli intercettamenti dei passaggi. Crea dunque molte transizioni positive, molto spesso rifinite con precisi lanci lunghi oltre la linea difensiva avversaria. Delle caratteristiche invece carenti nel giocatore sono l’agilità e la rapidità, nonché continuità di prestazioni nell’arco della stagione. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa
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19
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Simone Bastoni
Giocatore dotato di un buon piede mancino, abile negli inserimenti e duttile nella tattica di squadra. Nasce infatti come centrocampista offensivo ma è stato impiegato per tutta l'intera stagione 2020/21 come terzino sinistro dall'allenatore Vincenzo Italiano.
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12
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Federico Dimarco
Giocatore versatile, inizia da esterno di centrocampo per poi essere retrocesso esterno di difesa, viene schierato anche come difensore centrale laterale di sinistra in una difesa a tre; questo non gli impedisce di proporsi in attacco. Possiede una buona capacità tecnica con il piede sinistro, infatti spesso calcia punizioni e corner. Da migliorare è la postura in situazioni di non possesso e nell’1vs1 difensivo. Sotto l’aspetto caratteriale bisogna dire che non si fa condizionare facilmente, nemmeno da errori gravi. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo
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Alessandro Zanoli
Relazione di prova Relazione di prova Relazione di provarelazione di provarelazione di provarelazione di provarelazione di provarelazione di provarelazione di provarelazione di prova
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Juan Jesus
Juan Jesus è un calciatore del Napoli classe ’91 (30 anni), e può ricoprire il ruolo di difensore centrale ed all’occorrenza del terzino sinistro (nella squadra partenopea è approdato proprio per carenza nel ruolo del terzino sinistro dato che Mario Rui è il titolare, ma la riserva che è Ghoulam non dà assolutamente garanzie dal punto di vista fisico). Il difensore brasiliano ormai sembra aver lasciato alle spalle gli anni migliori in quanto, con questa sono 3 stagioni dove non è più un titolare (l’ultima annata dove ha giocato spesso è stata la 2018/2019 dove ha collezionato 20 presenze con la Roma). Fisicamente, Juan Jesus è un ottimo giocatore: alto 1.85 metri ha una buona potenza fisica ed un’ottima elevazione (che ne è probabilmente la dote migliore) che fa si che risulta vincitore in buona parte dei contrasti aerei. Inoltre durante la sua carriera non ha mai subito infortuni gravi che lo hanno lasciato fuori dal terreno da gioco per molto tempo. Tecnicamente, Juan Jesus è un buon giocatore per quanto riguarda i passaggi corti in media gioca il passaggio corto 68.09 volte a partita con un’accuratezza del 89.7%; gioca il passaggio lungo in media 7.03 volte a partita con una buona accuratezza del 62.7%; non tira mai in porta (in media 0 a partita nell’ultima stagione). Per quanto riguarda i dribbling, è un giocatore che quando gioca come terzino sinistro prova raramente il dribbling in quanto in media dribbla 0.83 volte a partita con una percentuale di successo del 50%, mentre invece per quanto riguarda i cross anche siamo su livelli bassi (in media crossa 0.69 volte a partita con un’accuratezza solo del 20%). Tatticamente, Juan Jesus è un giocatore che riesce nella buona parte dei casi a seguire l’uomo ed a non perdere la marcatura soprattutto in area di rigore, sembra comunque essere più a suo agio giocando come difensore centrale (andando a seguire in maniera diretta l’attaccante della squadra avversaria grazie anche alle sue doti fisiche) che come terzino sinistro dove ha qualche difficoltà nell’accompagnare l’azione in fase di possesso e sui cross. Psicologicamente, il difensore verde-oro non lo possiamo di certo definire un trascinatore, si trova comunque raramente in invischiato in risse dove è facile ricevere cartellini anche se, grazie al suo gioco molto aggressivo colleziona comunque, durante la stagione, diversi cartellini gialli. Complessivamente, come detto anche in apertura di analisi, Juan Jesus è un giocatore che sembra molto lontano dalla condizione di qualche anno fa che lo ha permesso di essere titolare e protagonista in squadre di altissimo rango come l’Inter e la Roma; il Napoli del resto lo ha ingaggiato a parametro 0 in quanto la Roma non aveva nessuna intenzione di rinnovargli il contratto e, anche se ha 30 anni e potenzialmente avrebbe ancora 4-5 anni per giocare ad alti livelli, ha ancora molta strada da fare per poter provare a far parte degli 11 iniziali nella squadra partenopea, più realistico invece sembrerebbe una stagione (la terza) giocata da rimpiazzo in momenti di turn over per far riposare qualche giocatore titolare. Scheda tecnica redatta da: Antonio Bonomo
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Da titolare
7
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1
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Chris Smalling
Chris Smalling è un difensore centrale della Roma di nazionalità inglese. Sebbene sia maggiormente predisposto per giocare in una difesa a 4, non sfigura a fare il centrale della difesa a 3. Dotato di grande fisicità, si fa apprezzare per il suo dominio all’interno dell’area di rigore, specialmente sulle palle alte. È un giocatore molto intelligente ed attento sui calci piazzati, sia a favore che contro. Nonostante l’altezza di 1.94m, ha una velocità più che discreta e una buona coordinazione. Il suo punto debole è la fase di impostazione, predilige infatti lo scarico comodo piuttosto alla giocata pretenziosa. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa
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2312
Da titolare
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Duelli Aerei
Pasquale Mazzocchi
Pasquale Mazzocchi è un terzino destro, all’occorrenza anche esterno di centrocampo, del Venezia. Questo giocatore classe 1995 si distingue per la sua duttilità; abile nel giocare con entrambi i piedi, è in grado di coprire entrambe le fasce del campo, sia in posizioni arretrate che più offensive. Dotato di buona velocità e spiccata tecnica individuale, Pasquale è anche un buon crossatore. Transitato nel Parma a 20 anni, questo giocatore si mette in luce con il Perugia, con i Grifoni vive due ottime stagioni in Serie B. Successivamente si trasferisce a Venezia, dove lo scorso anno ha ottenuto una storica promozione in Serie A da protagonista, con 40 presenze ed un gol. Mazzocchi quest’anno lotterà per la salvezza del suo Venezia e per la definitiva affermazione nel massimo campionato italiano, sperando magari in un trasferimento nella sua città natale, Napoli.
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Kim Min-Jae
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Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo è un terzino destro classe ’93 ed attualmente milita nelle fila del Napoli da 3 stagioni. Nella squadra partenopea è stato utilizzato, oltre come terzino destro che è il suo ruolo naturale, in occasioni di emergenza anche da difensore centrale e terzino sinistro, sempre in una difesa a 4. Fisicamente, Di Lorenzo si dimostra un ottimo giocatore in quanto possiede una buona velocità (sia in fase di scatto che di accelerazione), ed inoltre è un giocatore da un rendimento costante durante la partita in quanto ha un’ottima resistenza che gli permette di essere in grado di giocare tutti e 90 minuti su alti livelli. Tecnicamente, il terzino partenopeo, è un giocatore valido: in questo inizio di stagione ha fatto registrare il il 90.1% di accuratezza dei passaggi corti (con in media 63.61 passaggi corti effettuati a partita) ed il 75% di accuratezza sui passaggi lunghi (effettuandone in media 4.4 a partita). Anche sui dribbling riesce ad avere buoni numeri in quanto ha un’accuratezza del 53.8% andando a dribblare in media 2.04 volte a partita. Per quanto riguarda il tiro, Di Lorenzo quest’anno, fino a questo momento, è arrivato solo 2 volte a calciare (contro il Venezia) ma non trovando mai di fatto lo specchio della porta (più significativo può risultare il dato dell’anno scorso in quanto ha calciato in media 0.96 volte a partita avendo una buona accuratezza del 40%). Sui contrasti aerei anche ha degli ottimi numeri: affronta in media 1.88 duelli aerei a partita avendo un’ottima accuratezza del 75%. Unica nota dolente per la parte tecnica arriva dai cross (che non è un fondamentale di poco conto per un terzino): ad oggi ha un’accuratezza dello 0% mettendone in media 1.1 a partita, dato che ovviamente migliorerà durante l’arco della stagione anche (ricordiamo che l’anno scorso con mister Gattuso, Di Lorenzo crossava in media 2.33 volte in una gara arrivando ad un’accuratezza del 35.2%). Tatticamente, il terzino di Castelnuovo di Garfagnana, riesce ad interpretare molto bene sia la fase di possesso che quella di non possesso: in fase di possesso, Di Lorenzo riesce ad essere un’ottimo fulcro nella costruzione dal basso non sbagliando quasi mai i passaggi e soprattutto riesce a fare sempre la cosa giusta (sia in termini di posizionamento tattico che di gioco della palla), ed inoltre in fase di sviluppo e di rifinitura si propone e riesce a scambiare molto bene palla e posizione con il compagno che gioca sulla sua fascia riuscendo ad essere a volte pungente arrivando al cross o al tiro. In fase di non possesso, il terzino è molto attento alla marcatura (andando a chiudere anche eventualmente la diagonale che è una caratteristica tattica fondamentale per un terzino) e riesce a ricoprire bene la propria zona di campo trovandosi raramente fuori posizione. Psicologicamente, Di Lorenzo è un giocatore che riesce sempre a mantenere la calma non trovandosi mai in mezzo a “risse” e protestando molto raramente con i direttori di gara; non risulta però essere un trascinatore ed un leader per i compagni di squadra in quanto non sembra avere il carisma adatto. Non soffre psicologicamente le partite importanti in quanto dai dati non risultano cali della performance in queste occasioni. In conclusione, Giovanni Di Lorenzo sembra un giocatore all’apice della sua carriera, dove quest’anno è arrivato anche ad essere vincitore del Campionato Europeo con la nazionale azzurra. Potenzialmente, avendo 28 anni e un’ottima struttura fisica, è un giocatore che può continuare a giocare ad alti livelli per altri 5-6 anni sicuramente. Scheda tecnica redatta da: Antonio Bonomo
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Tyronne Ebuehi
Tyronne Ebuehi è un classe '95 olandese naturalizzato nigeriano. Piede destro ed alto 187 cm, dopo svariati infortuni in Portogallo viene ceduto in prestito prima al Den Haag e poi al Twente dove trovato continuità, approda al Venezia nell'estate 2021 in prestito dal Benfica. Di ruolo terzino destro, dispone di buona corsa e buon piede destro che gli permette di effettuare cross tesi in mezzo all'area avversaria, fisicamente alto domina sulle palle alte. Attualmente in Laguna deve ancora trovare continuità vantando 8 presenze.
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Theo Hernández
Theo Hernandez è uno dei terzini sinistri più interessanti di tutto il panorama europeo. I suoi punti di forza sono la progressione palla al piede, con cui taglia a metà il pressing avversario grazie alla grande forza fisica e ad una protezione della palla di alto livello. Di alto livello anche la rifinitura, soprattutto con azioni sulla fascia, con cui crea molti pericoli, sia con cross alti che arrivando sul fondo e crossando basso, sia arrivando al tiro, arma sempre più importante del suo arsenale. A livello difensivo pecca ancora di attenzione, essendo molte volte in ritardo nella chiusura della diagonale, anche in situazioni di difesa passiva. Il problema nella fase passiva si evince anche dall’alto numero di cartellini preso nell’ultima stagione (10 gialli) che fan capire come le squadre avversarie ormai riconoscono questo fondamentale come suo punto debole. Scheda tecnica redatta: Francesco Sala
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Emanuele Valeri
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Federico Baschirotto
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Adam Masina
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Migliori portieri
Simone Perilli
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Salvatore Sirigu
Salvatore Sirigu (Nuoro, 12 Gennaio 1987) è il portiere del Genoa e della nazionale italiana con la quale si è laureato Campione d'Europa l'11 Luglio 2021. Salvatore Sirigu inizia la propria carriera nella Primavera del Palermo e con il Palermo che esplode definitivamente. Dopo esser stato uno dei protagonisti della Primavera Rosanero, inizia la sua avventura tra i professionisti in serie C1 e in B con Cremonese ed Ancona per poi ritornare al Palermo e prendersi il posto di titolare in Serie A grazie anche a Walter Zenga al quale molto spesso il portiere Sardo è stato paragonato. Sirigu presenta un'importante prestanza fisica, è un portiere affidabile, forte sia nei pali che nelle uscite alte o basse che siano, infonde sicurezza alla propria difesa sia grazie alla sua bravura di portiere che alla sua personalità di leader carismatico. Per chi ha visto "Sogno Azzurro" prima dell'europeo ci sono racconti dei suoi compagni di nazionale su quanto il portiere sardo sia un ottimo motivatore ed un grande uomo spogliatoio. La sua grande esperienza con il Palermo si conclude con la finale di coppa Italia 2011 persa con l'Inter di Leonardo per 3 a 1, affermandosi come portiere viene acquistato dal PSG dove inizia ad acquisire un importante esperienza internazionale giocando in squadra con grandi campioni e leader tecnici come Ibrahimovic, Thiago Silva e Cavani. Dopo 5 anni al PSG dove vince tutto quello che si può vincere in Francia, inizia a girare varie squadre spagnole senza ottenere risultati soddisfacenti per poi tornare in Italia al Torino e prendersi di nuovo il posto che gli compete, titolare tra i pali. Nel campionato in corso è il portiere titolare del Genoa e dalle sue parate e dalla sua grande esperienza che può passare gran parte della salvezza del Grifone.
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Mattia Perin
Mattia Perin è un classe ‘92 di 188 cm per 77 kg. Nel momento del salto di qualità, dopo ottime stagioni a difesa della porta de Genoa, è rimasto purtroppo in seconda linea dopo il passaggio alla Juventus. E' un portiere che fa dell’esplosività la sua caratteristica principale, non si fa problemi a mettere braccia, spalle e corpo a difesa della porta e riesce a leggere l’azione prima ancora dell’attaccante avversario, questo lo porta spesso a privilegiare una posizione più avanzata. Perin eccelle nelle uscite basse, aiutato anche da una grande elasticità muscolare che gli permette anche di uscire anche di essere efficace sui tuffi laterali grazie anche agli ottimi riflessi che lo rendono difficile da superare nell’1vs1. I suoi punti deboli sono senza dubbio la tecnica di bloccaggio alla quale preferisce prese al corpo e il gioco con i piedi che non è molto sicuro, ma nemmeno povero nel fondamentale. Pecca un po’ di precisione nel lancio lungo, ma non si può dire che sia tra i peggiori del campionato. Sotto il profilo psicologico Perin è un portiere dal carattere forte, leader vecchio stampo che non esitata a sgridare la propria difesa dopo ogni intervento.
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Jeroen Zoet
Il portiere olandese arriva in Italia dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera tra le file del Psv Eindhoven, dove ha potuto maturare un'ottima esperienza internazionale. E' un portiere bravo nel posizionamento tra i pali ed attento nel chiudere lo specchio all'avversario.
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Alex Meret
Cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, quando gli viene chiesto a chi sente di assomigliare tecnicamente lui risponde Handanovic, portiere che dalle parti di Udine conoscono molto bene. In comune con lo sloveno, Meret ha sicuramente il coraggio e la capacità di aggredire la palla, soprattutto nelle occasioni più disperate, cercando di coprire quanto più possibile lo specchio della porta. La non comune caratteristica di aggredire la palla, unita ad una grande capacità di leggere in anticipo le traiettorie, fanno di lui un portiere con una spiccata propensione nell’uscita prevalentemente alta e lo rendono padrone completo sia dell’area piccola sia dell’intera area di rigore. Tra i pali invece si nota subito in Alex una grande sensibilità nei posizionamenti, che rendono i suoi interventi poco scenografici, ma essenzialmente efficaci ai fini del risultato. Possiede inoltre ottimi riflessi e un’ agilità propria di un fisico asciutto e longilineo, che tocca oggi il metro e novanta centimetri, caratteristiche atletiche che ne fanno un portiere molto abile nelle parate a terra, anche con gli arti inferiori. Molto sicuro dei propri mezzi, spesso tenta con successo la presa anche su tiri che arrivano con notevole velocità, fondamentale su cui però dovrà migliorare, evitando di sbagliare scelta in situazioni difficoltose, preferendo delle respinte laterali come fondamentalmente viene suggerito dai preparatori dei portieri. A differenza delle scuole di portieri più in voga, come per esempio quella tedesca che segue l’onda lunga di Manuel Neuer, Meret è un portiere di tradizione italiana, che si affida alle più classiche metodologie di parata, piuttosto che a un’impostazione più istintiva, della quale l’estremo difensore tedesco è esponente numero uno al mondo. Scheda tecnica redatta da: Rocco Calocero
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Ivan Provedel
Ivan Provedel è un normotipo di medio-alta statura con una struttura medio robusta. La muscolatura, soprattutto nella parte superiore non è ben definita. E’ dotato di una buona mobilità articolare, caratteristica importante per un portiere. Ha forza esplosiva e rapidità. Dal punto di vista tecnico lo si può considerare un portiere “moderno” ovvero abile nel giocare con i piedi. E’ un destro naturale ma sul corto gioca bene anche col sinistro. Dimostra sicurezza nel controllo e nel passaggio. Quando occorre lanciare per esterni o attaccanti non va in difficoltà. Discreto nella presa e nelle parate in tuffo. Più bravo nelle uscite basse che in quelle alte dove nonostante la sua struttura riesce a imporsi bene quando serve uscendo anche con i pugni. A livello tattico è un portiere che è sempre pronto ad uscire per aiutare la linea difensiva a rimanere alta. Quando la sua squadra è in possesso palla è veloce nello smarcarsi per dare aiuto ai propri compagni. E’ bravo nella lettura situazionale dove riesce a capire le intenzioni dell’avversario in particolare su traversoni e cross. Calciatore non di temperamento ma che sa dialogare con i compagni e sa gestire i momenti della partita con discreta tranquillità. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo
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Pierluigi Gollini
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Mike Maignan
E’ l’uomo giusto per il dopo Donnarumma? Mike Maignan si presenta al Milan da fresco vincitore della Ligue1 e con una eredità molto pesante. Senza alcun dubbio è portiere molto solido (il meno battuto dello scorso campionato francese) che fa del posizionamento e della capacità di reazione le sue doti migliori. Sotto il punto di vista tecnico, agli occhi dei più esperti, può risultare non bellissimo da vedere ma è molto efficace: abile in uscita, alta ma soprattutto bassa in attacco palla, determinante in situazioni di 1vs1 dove, come abbiamo detto in precedenza, fa valere il suo grande senso della posizione. Componente fondamentale per tutti i portieri è diventato il gioco podalico con la palla, che in alcuni può risultare discriminante. Piede educato, soprattutto nei rilanci per avviare una transizione positiva, ha tecnica sufficiente per poter essere chiamato in causa in situazioni anche abbastanza scomode da gestire. Sarà l’acquisto giusto? Chissà, solo il tempo e le sue prestazioni sapranno dirci di più. Scheda tecnica redatta da: Cristian Cipollini
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Wojciech Szczesny
Ha buoni riflessi e mantiene un buon posizionamento tra i pali. Abile nel leggere l’azione e nell’allungarsi in tuffo, è pulito negli interventi, reattivo e agile nell’andare a terra, mostrando anche una certa eleganza nei suoi interventi; in uscita, si nota una certa propensione a respingere piuttosto che a bloccare la palla, sia sui cross che sui tiri. Affiora una certa personalità e padronanza dell’area di rigore. Da sottolineare anche la tecnica utilizzata nelle uscite a muro, infatti a seconda della situazione utilizza sia la spaccata che la croce iberica. Infine negli ultimi anni ha mostrato un sensibile miglioramento nel giocare palla con i piedi. Scheda tecnica redatta da: Simone Censullo
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Guglielmo Vicario
Stiamo preparando per voi la scheda tecnica di Vicario, presto sarà disponibile!
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André Onana
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Marco Silvestri
Marco Silvestri è nato a Castelnovo ne’ Monti il 2 Marzo del 1991, è un portiere italiano dell’Udinese. Silvestri è cresciuto nel settore giovanile del Modena per poi essere acquistato nel 2010 dal Chievo Verona come portiere titolare della primavera e terzo della prima squadra. I tre anni successivi sono gli anni della formazione calcistica e personale del ragazzo che va in prestito rispettivamente alla Reggiana in Lega PRO, poi al Padova in Serie B e infine al Cagliari in Serie A, dove fa anche il suo esordio nella massima serie. Il 9 luglio 2014, il Chievo lo cede definitivamente al Leeds United, squadra della Football League Championship. Così Marco intraprende questa importante esperienza all’estero dove giocare 2 stagioni da titolare, parando anche 4 calci di rigore nella prima season, e l’ultima da portiere di coppa della EFL Cup, lasciando il segno in una partita che vede il passaggio del turno ai quarti di finale del suo Leeds parando tre calci di rigore. l 19 luglio 2017 arriva la svolta nella carriera del ragazzo che firma un contratto quadriennale con il Verona, e l’esordio è una vera e propria favola perché gioca con l’Hellas in coppa Italia contro la sua ex squadra, il Chievo, match che è tra l’altro un derby sentitissimo, e para un calcio di rigore che risulterà poi deciso nell’economia della partita perché regalerà il passaggio del turno al Verona. Questa sarà l’unica gioia della prima stagione in maglia scaligera perché vive il resto della stagione come secondo alle spalle di Nicolas. Nell’anno successivo arriva però l’esplosione, gioca titolare e conclude il girone d’andata della stagione 18/19 con tre rigore parati su tre. Con il Verona insomma si afferma come portiere di grande affidabilità e rendimento chiudendo la sua esperienza con 115 presenze e 24 clean shit prima di trasferirsi il 20 Luglio del 2021 all’Udinese. Marco Silvestri è alto 191 cm e pesa circa 80 kg ed è di piede destro. Nonostante la stazza è un portiere estremamente agile, dotato di grandi riflessi e un ottimo posizionamento tra i pali, viene soprannominato per questo “Gatto”, inoltre si è aggiudicato nella sua carriera fino ad oggi anche una buona fama di pararigori. Sul talento del ragazzo c’è poco da discutere tra i pali è una sicurezza tanto dal concludere l’ultima stagione di Serie A come tra i migliori portieri del campionato alle spalle di mostri come Donnarumma e Handanovic. Se proprio gli si vuole trovare un aspetto sul quale deve ancora migliorare per diventare un top portiere moderno è il gioco con i piedi. Spesso appare incerto e poco sicuro nel impostazione dal basso come accaduto nel match tra Udinese e Sassuolo del 7/11/21 dove ha praticamente regalato palla a Berardi nella aria di rigore. In conclusione possiamo dire che Silvestri è una certezza del nostro campionato e si trova nel pieno della maturità calcistica ma ancora ampi margini di miglioramento.
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Luigi Sepe
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Wladimiro Falcone
Relazione di prova Relazione di prova Relazione di prova
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Rui Patrício
Rui Patricio è un portiere dotato di ottimi riflessi, bravo sia tra i pali che con i piedi, con i quali è migliorato molto nel corso degli ultimi anni fino a riuscire ad adattarsi alla perfezione al calcio moderno. Dotato di grande personalità, si fa notare per il suo agonismo e la sua leadership. Da sottolineare inoltre la sua abilità nel parare i rigori. Scheda tecnica redatta da: Donato De Bonis
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Michele Di Gregorio
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Lukasz Skorupski
Łukasz Skorupski è un portiere che sta mantenendo una buona continuità nella sua carriera, mostrando una crescita degna di nota. Nonostante i 187 centimetri presenta un’agilità ed una reattività eccelsa. Bravo nelle uscite basse, meno in quelle alte, specialmente nei cross dove spesso non blocca la palla. Un ulteriore punto su cui lavorare sono i lanci lunghi dove è necessaria una maggiore precisione. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Mosciaro
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Juan Musso
Juan Augustin Musso, nato a San Nicolas de los Arroyos (Argentina) il 6 Maggio del 1994, è un portiere di proprietà dell’Atalanta. Cresciuto nelle giovanili del Racing Club, esordisce nella Primera Division con il Club di Avellaneda nella stagione 2016/2017. Dopo 2 anni, nella stagione 2018/2019 viene acquistato dall’Udinese, dove resterà per ben 3 stagioni dimostrando di meritare palcoscenici più importanti. Sin dalla prima stagione in Friuli mette in mostra ottime qualità, ma esplode definitivamente in quella 2019/2020, dove ottiene anche il record in serie A per il maggior numero di “reti inviolate” (14) attirando su di sé l’attenzione di molte squadre. L’Atalanta sborsa ben 20 milioni per portarlo a Bergamo nella stagione 2021/2022. Musso è un portiere ben strutturato fisicamente (191 cm per 93kg), ma nonostante il fisico imponente è un portiere molto agile e molto reattivo. E’ poco spettacolare ma molto efficace. Non è molto coraggioso e non ha tra le sue corde l’uscita alta, ma tra i pali, e nell’uno contro uno, spesso risulta determinante. Possiede una tecnica di base sufficiente da permettergli di partecipare alla fase di possesso senza problemi. Con i bergamaschi Musso avrà l’occasione di compiere il definitivo salto di qualità che lo porterebbe ad essere un portiere di livello Internazionale.
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Emil Audero
Emil Audero è un portiere che sa giocare con i piedi, infatti, i compagni lo cercano spesso. E’ molto agile e dà sicurezza al reparto. Le uscite sono il suo punto forte. Riesce ad essere preciso sia con passaggi brevi che con lanci lunghi. Ultimamente ha subito qualche rete con tiri non irresistibili ma questo non deve inficiare nel giudizio di questo portiere, che, considerata l’età, è un ottimo prospetto per la Serie A, anzi già ormai una certezza. Scheda tecnica redatta da: Marino Paolo
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Comparazione
Osimhen vs Kvaratskhelia
partite
goals
91.24 per goal
tiri in
porta
precisione
1916
minuti giocati
1743
4
assist
10
99
OCCASIONI CREATE
66
76
TIRI TOTALI
50
39
tiri in porta
26
21
goal segnati
12
0
goal rigore
2
partite
goals
145.25 per goal
tiri in
porta
precisione
Marcatori
#1
Victor Osimhen
Napoli
Victor Osimhen è un calciatore nigeriano di 22 anni, attaccante del Napoli. A causa del grave infortunio alla spalla e del Covid, la prima stagione in Italia del giocatore è stata in chiaro-scuro, qualche strappo e qualche giocata gli hanno permesso di toccare la doppia cifra, ma senza convincere i tifosi più scettici. Quest’anno però la musica sembra cambiata, il giocatore si è preso definitivamente la squadra e la sta trascinando sempre più in alto a suon di gol e giocate formidabili. Sono già 6 i gol messi a segno nelle sue prime 6 partite stagionali. Dotato di un’esplosività devastante, semina il panico nelle difese avversarie grazie a scatti brucianti e stacchi imperiosi in area di rigore. Grazie alle sue caratteristiche può giocare in qualsiasi ruolo del reparto offensivo, facendo sempre la differenza. Aspetti su cui ha ancora grossi margini di miglioramento sono la visione di gioco e la gestione della palla nelle diverse fasi dell’azione, ma vista la giovane età di 22 anni ci si aspettano ancora grossi passi in avanti da questo giocatore. Scheda tecnica redatta da: Alessandro Rosa
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23
Goal
21
Tiri totali
76
Tiri in porta
39
Goal da titolare
20
Goal da subentrato
1
Sostituito
13
Contrasti
Duelli
Duelli Aerei
#5
Martínez
Goal totali 14
Attaccante | Inter
#4
Lookman
Goal totali 12
Attaccante | Atalanta
#2
Kvaratskhelia
Goal totali 12
Attaccante | Napoli
#7
MBala Nzola
Goal totali 12
Attaccante | Spezia
#15
Dia
Goal totali 10
Attaccante | Salernitana
#12
Immobile
Goal totali 9
Attaccante | Lazio
#11
Zaccagni
Goal totali 9
Centrocampista | Lazio
#31
Beto
Goal totali 9
Attaccante | Udinese
#3
Dybala
Goal totali 9
Attaccante | Roma
I fantaconsigli
vai alle newsChi su chi giù
vai alle newsLe pagelle di Dumfries: resta a guardare Kostic. Urge un ripasso sulla battuta dei falli laterali
Serie A: nelle ultime 5 Lazio e Fiorentina meglio del Napoli, bene Juve e Sassuolo. Che crollo delle milanesi!
Le pagelle: Giroud da 8, Vlahovic si conferma, molto male Biraghi
Sostituire l’insostituibile: Dumfries ha conquistato l’Inter e Inzaghi
Saelemaekers, da incognita a risorsa importante per il Milan