Thiago Motta: “Mi sento un privilegiato ad allenare il Bologna e sono orgoglioso dei miei ragazzi”

Lo riporta TUTTOmercatoWEB: Thiago Motta, allenatore del Bologna, commenta la gara di quest’oggi al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo:

Partita difficile contro un avversario forte. C’è stato un miglioramento nella gestione della palla arrivata, questo pari è un segno di maturità?
“È stata una bella partita giocata bene da entrambe, con il Sassuolo che è una squadra forte. Se lasci la palla a loro soffri e oggi abbiamo avuto la possibilità di avere il nostro tempo di gioco, di utilizzare bene il pallone anche se possiamo fare meglio. Nel gol abbiamo portato la palla dall’altra parte e con un’eccellente giocata della squadra è arrivato il gol. Complimenti ai ragazzi che hanno fatto una bellissima partita, non è facile contro il Sassuolo, siamo soddisfatti del lavoro fatto”.

Come hai visto Aebischer e Arnautovic?
“Aebischer è un giocatore fantastico perché riesce a interpretare ruoli diversi, fa anche delle cose in più in difesa, dà un’alternativa in più, è un generoso. Arnautovic è entrato bene, stiamo cercando di inserirlo nel modo giusto, sono contento del suo ingresso in campo”.

Siete entrati poco in area: è questa la cosa che vi manca?
“Ne parleremo per il futuro, gli interpreti che abbiamo oggi hanno fatto molto bene ma non è il momento adesso di pensare a questo, dobbiamo continuare su quello che abbiamo fatto stasera. Ci sono partite che possiamo vincere, altre no, ma oggi tutto sommato abbiamo fatto una grandissima prestazione”.

Pensavi di meritare una vittoria per quanto dimostrato nelle ultime 5?
“Sì, oggi potevamo vincere noi. Contro la Juventus anche, nelle altre invece no perché è mancata qualcosa. Quando portiamo palla davanti e non finiamo le azioni, le altre squadre prendono fiducia e le sfide diventano più complicate”.

Perché hai giocato senza un centravanti per 68 minuti?
“Mi ha spinto il fatto di mettere i giocatori che stanno meglio, non è il caso di Zirkzee, Arnautovic sì, ma ho messo la squadra che ritenevo stesse meglio”.

Sei più scuro in volto…
“Io voglio vincere, non mi piace perdere o pareggiare, ma quando vedo che i ragazzi danno tutto sono contento da un lato ma sono triste dall’altro perché questa partita ti dà la sensazione che manca qualcosa. Ora dobbiamo pensare alla prossima contro la Roma, una partita bella da giocare in casa, faremo del nostro meglio”.

Qual è il suo segreto alla luce del suo lavoro in questi anni? Alcuni grandi nomi in panchina faticano. Lei è stato favorito dal ruolo di playmaker nella sua professione?
“De Rossi ha appena iniziato la carriera, Pirlo ha fatto bene con la Juventus, per me, ha raggiunto gli obiettivi, altri stanno facendo bene, non ci sono segreti. Esiste il lavoro, cercare di capire cosa abbiamo a disposizione, mettere in condizione tutti di poter partecipare e questo è il mio modo di pensare con l’idea di cercare di costruire sempre, è chiaro che non possiamo farlo sempre, poi ognuno ha il suo modo di interpretare la professione. Io mi sento un privilegiato ad essere l’allenatore del Bologna alla guida di ragazzi fantastici che oggi hanno dimostrato di dare tutto e sono contento per loro, so le difficoltà di essere davanti a un pubblico che critica ogni tanto, convivere con questo, sono fantastici perché lavorano ogni giorno, hanno dimostrato di essere compatti e tosti, non era facile affrontare il Sassuolo”.

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