Tonali, Gravina svela il patteggiamento: “10 mesi di squalifica + 8 di pene accessorie”

Photo LiveMedia/Morgese-rossini/DPPI , Italy, September 03, 2022, italian soccer Serie A match FOOTBALL - ITALIAN CHAMP - AC MILAN v FC INTERNAZIONALE Image shows: Sandro Tonali (#8 AC Milan) during the Italian championship Serie A football match between AC Milan and FC Internazionale on September 3, 2022 at San Siro stadium in Milan, Italy LiveMedia - World Copyright

L’intesa deve essere approvata dalla procura generale dello Sport presso il CONI prima del passaggio all’Uefa per l’estensione internazionale del provvedimento, ma è tutto stabilito. Sandro Tonali sarà squalificato per 18 mesi, 10 dei quali lontano dai campi più 8 di pene accessorie. Ad anticipare i termini del patteggiamento è stato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, all’uscita della sede del CONI: “È stato raggiunto l’accordo per il patteggiamento tra la Procura Federale della FIGC e il calciatore Sandro Tonali. Essendo avvenuto prima del deferimento, ed essendo stato coinvolto in prima persona, posso dirlo: la sanzione per Tonali è di 18 mesi: 10 mesi squalifica e 8 mesi di prescrizioni alternative.

Il centrocampista del Newcastle, colpevole di aver scommesso su piattaforme illegali sul calcio e in particolare sulle gare di Brescia e Milan, nei periodi in cui militava nei due club lombardi, starà lontano dai campi fino ad agosto 2024, e salterà anche la fase finale dell’Europeo, in programma in Germania il prossimo giugno, a cui peraltro l’Italia deve ancora qualificarsi.

Il dispositivo della Procura FIGC prevede, come nel caso di Nicolò Fagioli, una pena non solo afflittiva ma anche rieducativa, consistente in 8 mesi di pene accessorie. Infatti il giocatore nei prossimi mesi dovrà rendersi disponibile a 16 incontri in presenza organizzati dalla Federcalcio in Italia, per portare la propria testimonianza e mettere in guardia i giovani dalla ludopatiaQualora Tonali venisse meno a questa condanna accessoria, dovrebbe scontare 48 mesi di squalifica.

Gravina ha continuato: “Dobbiamo fare una scelta: se pensare soltanto a punire o occuparci di alcuni aspetti sociali importanti. Perché si continua a parlare di calcio scommesse? Queste sono scommesse e non c’è stata alcuna alterazione del risultato”. Il numero uno della FIGC ha concluso: “Non può essere ghettizzato il mondo del calcio come cartina di tornasole. Si parla di mancate riforme, ma l’unica riforma proposta in questi anni con 3-4 ipotesi. C’è una clausola che impone l’intesa fra le componenti e sono proprio quelli che invocano le riforme che poi le bloccano”.