Torino-Inter, le pagelle dei nerazzurri: Dumfries cambia il match, la Tu-La c’è. Barella da 5,5

Fonte foto: profilo Twitter Inter

Sommer 7 – Zitto zitto, porta a casa il sesto clean sheet in nove gare di campionato. Questa volta, pure con un discreto contributo: a fine primo tempo tiene a galla la barca nerazzurra.

Pavard 5,5 – Pellegri gli salta in testa con troppa facilità, in una delle palle gol costruite dal Toro nel finale di primo tempo. Episodi a parte, ci si aspetterebbe un contributo maggiore alla fase offensiva, in una partita nella quale era facile prevedere che la differenza l’avrebbero fatta i duelli individuali. (Dal 56′ Dumfries 7 – Entra e cambia la storia della partita. Sua la sgasata che porta Thuram a sbloccare la partita. Era quello che serviva).

De Vrij 6,5 – Mai troppo in ansia lì dietro, si concede pure qualche sporadica avventura offensiva palla al piede. 

Acerbi 6,5 – Da braccetto, i soliti dubbi. E qualche difficoltà sul vispo Seck, almeno quando questi si accende. Però, dopo il gol al Bologna, porta a casa un assist: ci ha preso gusto?

Darmian 6 – Da queste parti se lo ricordando a fare scorribande sulla fascia. Oggi, dove lo metti sta. In corsia spinge poco, dietro rischia nulla. (Dal 90’+2 Bisseck s.v.).

Barella 5,5 – Del giallo, rimediato per proteste, si pente quasi subito. Fin lì, continua la sua stagione in chiaroscuro, con qualche cono d’ombra di troppo. Si muove, non smuove la serata. (Dal 56′ Frattesi 6,5 – In questo momento, tra i due, deve giocare lui. Niente di più, niente di meno. Entra e crea gli spazi che servono per vincere).

Calhanoglu 7 – Il primo gol parte da una sua apertura, il secondo da un suo calcio d’angolo, il terzo è suo dal dischetto. Chiedetegli pure qualcosa in più. 

Mkhitaryan 6,5 – Dopo novantatré minuti, a trentacinque anni, scappa a una banda di ragazzi e conquista il rigore del 3-0. Da clonare. 

Dimarco 6 – Ritrova l’allenatore che, parole sue, l’ha fatto uomo. Forse per non fargli dispetti, risulta molto più timido e impreciso del consueto. (Dal 56′ Carlos Augusto 6 – Dei tre subentrati all’ora di gioco, è quello che incide meno. Chiude anche relativamente nervoso).

Thuram 7 – L’aria di Torino, cresciuto all’ombra della Mole con papà Lillian, gli fa bene. L’unica cosa che gli mancava era un gol in trasferta: quello di oggi è ancora più pesante perché sblocca una partita dal risultato nient’affatto scontato. Una garanzia. 

Lautaro 7 – Ha subito la palla buona e la liscia. Il postino, però, bussa due volte e alla seconda occasione non si fa pregare. Gol numero undici in campionato, dopo nove giornate. Nessuno come lui nei campionati top 5. Serve altro? (Dall’82’ Klaassen s.v.).

Simone Inzaghi 7 – Due assenze, cambi limitati al minimo dall’inizio, anche per sottolineare l’importanza di questa gara. Capisce il momento in cui operare le sostituzioni e la vince proprio con l’impatto dei nuovi entrati. Stasera cena da primo della classe. E in attacco, finché quei due segnano, si può anche stare tranquilli.

Fonte: TMW

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