Ad un anno di distanza Udinese e Napoli si ritroveranno nuovamente al Bluenergy Stadium. 12 mesi fa il pareggio raggiunto in Friuli valse agli uomini di Spalletti la certezza matematica della vittoria del campionato, 33 anni dopo l’ultima volta. L’Udinese, allora allenata da Sottil, dal canto suo navigava nelle zone tranquille della classifica e al termine dell’annata avrebbe raggiunto il dodicesimo posto.
Soltanto un lontano ricordo rispetto ai tortuosi e complessi campionati affrontati in stagione dalle rispettive squadre. I padroni di casa occupano il terzultimo posto, a due punti dalla zona salvezza e sperano di raggiungere la prima vittoria in Serie A della gestione Cannavaro, terzo tecnico stagionale a sedersi sulla panchina dei friulani. Lo scontro diretto tra Empoli e Frosinone, entrambe ferme a 31 punti, potrebbe fornire un’ulteriore speranza all’Udinese, che in caso di successo contro i partenopei, riuscirebbe a portarsi fuori dai tre scalini più vicini alla B.
Tre tecnici cambiati anche dal Napoli nel corso della stagione corrente. Gli azzurri, dopo il tricolore raggiunto, come già detto, proprio ad Udine, hanno visto fortemente ridimensionati i propri obiettivi e sono, adesso, chiamati alla qualificazione per le coppe europee, obiettivo minimo per evitare quello che si prospetterebbe come un vero e proprio fallimento.
Negli ultimi anni la trasferta al ‘Friuli‘ ha regalato più gioie che dolori al pubblico partenopeo, con la squadra campana capace di racimolare 5 vittorie e 2 pareggi, mettendo a segno 14 reti nelle precedenti sette sfide di campionato in casa dell’Udinese. Per trovare, invece, l’ultimo successo raggiunto dai bianconeri in casa bisogna tornare all’annata 15-16.
Era il 3 aprile 2016 e l’Udinese si impose per 3-1 contro gli uomini di Maurizio Sarri. Doppietta di Bruno Fernandes e gol di Thereau a chiudere i giochi. Per il Napoli rispose Gonzalo Higuain, che al termine di quella annata avrebbe raggiunto lo storico record di 36 reti in un singolo campionato. Lo stesso attaccante argentino verrà espulso nel secondo tempo, lasciando i suoi in 10 uomini, e reagirà al cartellino rosso poggiando le mani sul petto del direttore di gara Irrati, gesto che gli costerà 4 giornate di squalifica.
In quell’occasione l’Udinese, invischiato nella lotta salvezza, riuscirà a confermare la permanenza in Serie A, mentre per il Napoli, impegnato nel testa a testa con la Juventus per la conquista del campionato, la sconfitta del ‘Friuli‘ rappresenterà una battuta d’arresto che non permetterà di mantenere il passo dei rivali torinesi.
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