Con un comunicato sul proprio sito web, la Salernitana annuncia l’esonero di Paulo Sousa e l’ingaggio di Filippo Inzaghi come nuovo allenatore. Il tecnico portoghese saluta Salerno dopo otto mesi alla guida del club granata. Lo scorso anno era subentrato a Davide Nicola riuscendo a centrare una tranquilla salvezza. In estate qualcosa si è incrinato: il colloquio con il Napoli per il post-Spalletti, gli acquisti arrivati verso fine mercato, messaggi più o meno diretti alla dirigenza in conferenza stampa, seguiti dai mancati risultati di inizio campionato hanno portato alla separazione.
Adesso tocca a Filippo Inzaghi risollevare le sorti della Salernitana e riportarla nelle acque sicure del centro classifica, già a partire dal delicato scontro diretto con il Cagliari dopo la sosta internazionale. Da calciatore Inzaghi ha vinto scudetti, Champions League e Mondiale con Milan, Juventus e la Nazionale Italiana, risultando tra gli attaccanti più prolifici al mondo. Da allenatore, invece, ha avuto finora una carriera che ha regalato alti e bassi. Ha iniziato allenando le giovanili del Milan, con cui ha vinto il Torneo di Viareggio 2014, per poi passare alla guida della prima squadra dove non è riuscito ad andare oltre un modesto decimo posto. SuperPippo è ripartito da Venezia dove ha ottenuto una promozione in Serie B, vinto una Coppa Italia di Lega Pro e raggiunto la semifinale playoff in cadetteria. Dopo la chance in Serie A alla guida del Bologna, conclusasi con un esonero, Inzaghi si è seduto sulla panchina del Benevento, club riportato in massima serie nell’estate 2020 e che non è riuscito a salvare dall’immediata retrocessione. A Brescia ha pagato con l’esonero i pessimi rapporti con il presidente Cellino, nonostante i buoni risultati. Infine, l’avventura della scorsa stagione a Reggio Calabria dove è riuscito a centrare i playoff, malgrado penalizzazioni e problemi societari.
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