Un campionato già finito il 21 gennaio. La faccia di Commisso ed il messaggio di Italiano
Chi ha la bontà di seguirci ricorderà che già la settimana scorsa, dopo la sconfitta con la Roma, avevamo dato per finito il campionato della Fiorentina. Meno 11 dal 7° posto e buonanotte suonatori. Poi, storia di ieri, il -15 della Juventus e di nuovo la speranza di lottare per l’Europa. Fino a stasera quando, di fronte (lo dobbiamo dire) ad un buonissimo Torino, si è presentata la peggior Fiorentina della stagione. Allenatore compreso. Eh già perché… è difficile capire dove sia finita la bella Fiorentina di fine ottobre/inizio novembre, ancor più difficile capire la formazione titolare schierata contro il toro: senza un centravanti, senza un trequartista, senza un esterno sinistro, con ben tre (Saponara, Bonaventura e Kouame’, poi diventati quattro con Barak nella ripresa) calciatori fuori ruolo. A meno che lo stesso Italiano (è una nostra supposizione, non ci sono prove) non abbia voluto mandare un messaggio alla società, a 10 giorni dalla fine del mercato, ad 11 dal quarto di Coppa Italia, a 27 dal turno eliminatorio contro il Braga.
Non mi prendete un centravanti? Non mi prendete un centrocampista di qualità? Peggio per voi, ecco il risultato. Non sarebbe la prima né l’ultima volta che un allenatore si comporta così (Mourinho in questo è un habitué), ed Italiano ha probabilmente scelto la partita più indolore. Chiudiamo con la seconda supposizione, che però si fonda su una certezza: Commisso era allo stadio ed ha visto di persona quello che è stato un vero e proprio scempio sportivo. Non ci sono dichiarazioni ufficiali a riguardo (non sia mai), ma immaginiamo la faccia di un presidente che vede cosa (non) hanno prodotto 200 milioni e più di investimenti. Avrà detto qualcosa ai suoi dirigenti? Avrà disposto qualche operazione di mercato? Avrà capito finalmente cosa vuol fare da grande? Ai posteri…
Editoriale a cura di Stefano Borgi
