Viola, con Nico è tutto più facile. Saponara alla Robbiati ed il ritorno al 4-3-3
Ogni volta che assistiamo ad una prodezza di un singolo, tornano fuori le solite frasi fatte: “per vincere ci vogliono i giocatori, nel calcio contano gli episodi, i moduli non contano le partite le drcidono i campioni”. Allora… che Nico Gonzalez sia un campione (quasi del mondo) questo è sicuro. Chiariamo, non stiamo parlando né di Messi né di Maradona, però in un calcio appiattito ed inferiore come quello italiano uno come Nico da Belen de Escobar (il nome della cittadina è tutto un programma) risultara spesso decisivo. Altro singolo altra corsa: Riccardo Saponara. Qualcuno ricorda Anselmo Robbiati? Il fantasista mancino di metà anni ’90 che, entrando dalla panchina, risolveva le partite grazie alla sua adattabilità e alla sua tecnica? Ecco, oggi (ma non solo oggi) Ricky Saponara ha dimostrato come possa essere letale subentrando a partita in corso. Con le squadre stanche, con gli spazi che si aprono. A differenza di “spadino” Saponara segna molto meno, ma dal 46′ al 90′ la sua qualità e la sua intelligenza tattica sono un valore aggiunto. E contro la Lazio lo ha dimostrato.
Chiudiamo con Vincenzo Italiano. Abbiamo detto dei singoli, del sinistro vincente di Nico Gonzalez, di quanto la sua presenza (a differenza delle gare con Monza, Sassuolo, Roma e Torino) abbia trasformato la squadra. Di quanta sicurezza abbia trasmesso ai compagni. Una nota di merito, anzi due, però le merita anche il tecnico siciliano (è nato in Germania ma è siciliano): innanzitutto la formazione di partenza, offensiva, spregiudicata, un 4-2-3-1 con Bonaventura accanto ad Amrabat con l’intento di dare qualità ad un centrocampo altrimenti troppo ruvido. Poi, il ritorno nella ripresa al vecchio 4-3-3 con Barak mezzala libero di svariare a sx ed assistere la fase offensiva. Vedi l’ultima azione, al 94′, quando ha messo in mezzo per l’occorrente Milenkovic che (errore o sfortuna?) ha centrato la parte superiore della traversa. Un punto, una prestazione (singola e complessiva) che dà fiducia e serenità per il proseguio della stagione. La controprova? Immediata: mercoledì sera, nei quarti di Coppa Italia, contro il Torino. Ai posteri…
Editoriale a cura di Stefano Borgi
