Vlahovic: “Il 2022 poteva andare meglio sul piano personale e collettivo. Con il Benfica dobbiamo dare il 200%”

Photo LiveMedia/Claudio Benedetto Turin, Italy, October 15, 2022, italian soccer Serie A match Torino FC vs Juventus FC Image shows: Dušan Vlahović (Juventus FC) celebrates the goal LiveMedia - World Copyright

Scrive TMW, Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, ha parlato a TNT Brasil, in vista della sfida contro il Benfica di stasera a Lisbona e facendo il punto sul suo primo periodo in bianconero: “Il 2022 poteva andare meglio sul piano personale e collettivo. Tutti i giorni voglio fare di più, voglio migliorare. Si può sempre migliorare e io cerco sempre di essere più forte del giorno prima. Non saprei dare una valutazione esatta, ma si poteva fare meglio. Ora sarà importante mantenere la calma e la lucidità, pensare partita dopo partita. Il campionato è appena iniziato, è ancora lungo e può succedere di tutto. Noi siamo concentrati sul lavoro, lavorare più di tutti, essere calmi e vedremo cosa succederà”.

Cosa ci dice del suo passaggio alla Juventus?
“Dal primo giorno mi sono sentito integrato, tutti si sono sforzati di aiutarmi su tutto e velocizzare l’ambientamento, a partire dai compagni ai dirigenti, il presidente, tutto lo staff e ringrazio anche loro. I giocatori più anziani che hanno vissuto tanti anni nella Juve mi hanno aiutato tanto. Con il tempo sono diventato amico di molti, sono molto fortunato”.

Come vi preparate alla sfida contro il Benfica?
“È una grande squadra, molto forte, sarà una partita tosta soprattutto in Portogallo dove ci aspetta lo stadio pieno. L’atmosfera è sempre bella, noi dovremo dare tutto, dare il 200%, poi le partite le decidono i dettagli. Dobbiamo essere attenti a tutto e che vinca il migliore”.

Cosa pensa dell’arrivo di Kostic?
“Ero contento quando è arrivato. Quando si è iniziato a parlare di Juve gli chiedevo se c’era qualcosa, ma non volevo disturbarlo chiedergli tanto. Quando stava per arrivare gli ho scritto un messaggio: “ma vieni?”, e mi ha risposto “sì, sì vengo”. Ero contento, per me è più facile avere uno della mia Nazionale con me, si è integrato bene, io sono stato a disposizione, come i compagni, e spero di averlo aiutato in modo da renderlo libero di concentrarsi sul campo”.

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