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Redazione Goalist
Fin da giovane, Dries Mertens si distingue per la grande versatilità: giocatore a tutto campo, centrocampista, ma anche attaccante, esterno o centrale, pur non essendo dotato di una notevole stazza, in un calcio molto fisico come quello belga. L’inizio di carriera, quindi, è tutto in salita: la prima esperienza tra i professionisti è in Serie B olandese, all’AGOVV Apeldoorn.
Le qualità del “folletto” belga lo portano, in soli quattro anni, alla prestigiosa maglia del PSV Eindhoven. Qui, da esterno alto, realizza la bellezza di 37 gol e 32 assist in sole due stagioni. Numeri impressionanti quelli messi a segno in Eredivisie, che attirano le attenzioni del nuovo Napoli targato Rafa Benitez. Il 4-2-3-1 dell’allenatore spagnolo è ideale per esaltarne le doti offensive dell’attaccante esterno, soprattutto a sinistra, anche se metterà in mostra anche una certa difficoltà nella Fase di Non Possesso. In questa prima parte della carriera, Mertens è un giocatore estremamente discontinuo, che alterna giornate in stato di grazia a prestazioni opache.
Arrivato, dunque, come attaccante esterno, la svolta della carriera di Dries Mertens è il 2016-17, quando sotto la guida tecnica di Sarri, complice anche il grave infortunio della prima punta Milik, viene reinventato come prima punta atipica. I risultati sono tanto inaspettati quanto eccezionali: sono 34 i gol stagionali. La sua interpretazione da “nove”, totalmente differente dal solito, diventa sempre più efficace col passare delle giornate. Mertens mostra di essere capace di giocare sulla profondità ma anche di giocare con i compagni. In questo nuovo ruolo, Mertens esalta il gioco del Napoli grazie ad una fenomenale lettura degli spazi, grazie ad un’innata scaltrezza negli ultimi 20 metri.
Con il 4-4-2 di Ancelotti, Mertens riesce, nonostante alcune difficoltà iniziali, a trovare un discreto spazio, nel ruolo di seconda punta. L’ultima stagione, con Gattuso in panchina, ha visto Mertens dover far fronte ad un brutto infortunio alla caviglia. Ciò non gli ha impedito di raggiungere le dieci reti stagionali, alternando la posizione di trequartista a quella di punta centrale nel 4-2-3-1.
Caratteristiche tecniche e fisiche
Alto 1,69 m per 61 kg, le caratteristiche tecniche di Dries Mertens sono cambiate negli anni. L’abilità nell’1vs1, sviluppata nei primi anni da ala sinistra, è stata perfezionata con una freddezza sotto porta, che lo ha reso il calciatore che ha segnato più gol di chiunque altro con la maglia del Napoli. Giunto ormai alla nona stagione con la casacca azzurra, il “folletto” di Leuven ha sempre raggiunto la doppia cifra di gol, tra Campionato e coppe, realizzando gol di tutti i tipi, molti di pregevole fattura.
L’ampio ventaglio di giocate di Mertens fa sì che sia un calciatore imprevedibile che, nonostante una mobilità più limitata a causa degli ormai 34 anni, lo rendono un giocatore capace di mettere in difficoltà le difese avversarie, sia con intercambi di posizione, sia con inserimenti senza palla. Bravissimo negli inserimenti da dietro, in carriera ha realizzato anche diverse reti di testa, nonostante l’altezza, oltre che nelle conclusioni istintive che gli hanno permesso di realizzare gol di pregevole fattura, come il suo ultimo della scorsa Serie A messo a segno contro la Lazio.
Fase di Possesso
In Fase di Possesso, Mertens ha occupato negli ultimi anni, la posizione di punta centrale in un sistema a 3 punte o con tre trequartisti dietro (Sarri, poi Gattuso), quella di seconda punta in un sistema a 2 punte (Ancelotti), quella di trequartista in linea con la punta centrale (Gattuso), sempre con ottimi risultati in termini di realizzazione. Una delle caratteristiche principali dell’attaccante belga è quella di non occupare mai il centro dell’area, stazionando costantemente all’esterno di essa, soprattutto alla ricerca degli half-spaces, dote in cui Mertens per anni è stato uno dei migliori interpreti al mondo, dimostrando la sua completezza, dal gioco di sponda per la costruzione dell’azione fino alla sua conclusione. Uno dei movimenti prediletti dall’attaccante belga è quello di “uscire” sulla trequarti per ricevere il pallone favorendo l’inserimento del terzino o di uno dei trequartisti, alternando movimenti in contro a movimenti in profondità. Inoltre, valorizzando la sua rapidità nel breve, spesso il Napoli con un possesso molto lento nella propria metà campo, attirava il pressing avversario, favorendone l’1vs1 in campo aperto.
– Palle inattive a favore
Mertens è tra gli incaricati al calcio da fermo, soprattutto dalla breve distanza, al limite dell’area di rigore, come dimostra il recente gol alla Roma dello scorso campionato. È un buon rigorista, con una percentuale di realizzazione in carriera vicina all’80%.
Fase di Non Possesso
In Fase di Non Possesso, Mertens, da punta centrale non partecipa alla fase. Sulla costruzione avversaria pressa il portatore in modo piuttosto blando, dimostrando, oggi ancor di più, di non essere un giocatore bifasico.
– Palle inattive a sfavore
Sulle palle inattive in fase difensiva, Dries Mertens non ha compiti di marcatura. Viene impiegato in barriera su punizione defilata o da lunga distanza o come punto di riferimento per una possibile transizione offensiva.
Analisi SWOT
Punti di forza:
– Intelligenza tattica e versatilità;
– Scaltrezza e opportunismo in area di rigore avversaria;
– Capacità di legare il gioco ma anche di dettare la profondità;
– Coraggio di provare la “giocata”, spesso con tiro direttamente a rete, anche da fuori area.
Punti di debolezza/da migliorare:
– Negli ultimi due anni ha avuto diversi problemi fisici, non è più al top della carriera;
– Scarso contributo alla Fase di Non Possesso.
Considerazioni finali
La completezza di Mertens ne ha fatto uno dei principali attori della Serie A dell’ultimo decennio. La trasformazione in prima punta ha, senza ombra di dubbio, “allungato” la carriera del “folletto” belga, in quanto gli permette di esprimere tutta la sua qualità e la lucidità, data dal basso lavoro in Fase di Non Possesso, all’interno degli ultimi venti metri.
Scheda tecnica redatta da: Paolo Mazza