Due squadre accomunate dalla stessa filosofia di gioco, arrembanti e in salute, anche se reduci da una doppia eliminazione in Coppa Italia. Torino e Verona si sfideranno domenica sera nel match valido per la diciottesima giornata di Serie A, con fischio d’inizio alle ore 18:00. Negli ultimi vent’anni il risultato più frequente è stato il pareggio, che si è verificato nei quattro incroci più recenti e in sette delle ultime otto sfide fra le due compagini in Serie A. Il bilancio totale pende decisamente a favore dei padroni di casa, vittoriosi in dieci occasioni a fronte delle tre degli scaligeri, anche se l’ultima risale ormai a vent’anni fa (5-1).
IL CHOLITO – La flotta gialloblù di capitan Tudor è pronta a riprendere la marcia da Europa, ma per battere il Toro servirà il miglior Giovanni Simeone. Nella carriera dell’argentino in Serie A, i granata sono la squadra contro cui il Cholito ha partecipato a più gol, otto in totale, con sei centri personali e due assist. Nell’ultimo faccia a faccia in Piemonte, quando Simeone vestiva la maglia del Cagliari, arrivò addirittura una doppietta, che fissò il risultato sul 3-2. Se la freddezza sotto porta non dovrebbe essere un problema per l’Hellas, a preoccupare è la fase difensiva, che in trasferta lascia molto a desiderare. Nelle ultime sette trasferte la squadra di Tudor è sempre andata in gol, ma ne ha subiti ben quindici, vincendo solo una volta. Per uscire indenni dal “Grande Torino” ai gialloblù servirà una solidità decisamente diversa.
IL GRANDE EX – “Non sarà certamente una partita come le altre, a Verona ho passato i migliori anni della mia vita”. Ivan Juric ha presentato così il match contro il suo passato nella conferenza stampa della vigilia. Il tecnico croato, da luglio scorso alla guida del Torino, ha guidato la squadra veneta per le ultime due stagioni, portando il club gialloblù a risultati più che soddisfacenti. Solo Prandelli (1,26) e Igor Tudor (1,64) possono vantare una media punti a partita più alta di Juric (1,24), che terrà particolarmente a fare una buona prestazione contro la sua ex squadra.
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