Dybala segna ma non esulta, occhiataccia ai dirigenti bianconeri
Il primo tempo è tutt’altro che spettacolare, con la Juventus che tiene saldamente il pallino del gioco, senza creare però molte occasioni da gol. L’Udinese che non si affaccia mai pericolosamente dalle parti di Szczesny. L’unico squillo di tromba arriva al 19’ quando i padroni di casa riescono a trovare il vantaggio grazie a Dybala. Su una bella verticalizzazione di Arthur, Kean appoggia per l’argentino che di sinistro batte Padelli. Per la Joya si tratta del decimo gol in diciassette partite contro i friuliani. Da sottolineare la mancata esultanza del numero dieci che, dopo la rete, getta un’occhiata di sfida verso i dirigenti bianconeri seduti in tribuna: sembra farsi sempre più tesa la situazione rinnovo.
La Juventus chiude i conti grazie a McKennie
La seconda frazione di gioco si apre con le due squadre che tentano di scrollarsi la timidezza offensiva del primo tempo. Al 64’, la squadra di Allegri ha la chance di portare il risultato sul 2-0, ma il tiro di Dybala dal limite dell’area si spegne, di poco, a lato del palo. Il raddoppio arriva un quarto d’ora più tardi, al 79’, quando McKennie, sull’ottimo suggerimento di De Sciglio, incorna emulando il gol realizzato mercoledì contro l’Inter in Supercoppa.
La Juventus continua la sua striscia positiva contro l’Udinese all’Allianz Stadium centrando la sesta vittoria consecutiva. Con i 3 punti di stasera, la Vecchia Signora aggancia, momentaneamente, al quarto posto l’Atalanta, in attesa che i bergamaschi recuperino contro il Torino e giochino, domani sera, contro l’Inter.
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