Napoli-Salernitana. Il derby, storia e retroscena della rivalità

Il Match

Napoli-Salernitana non è una partita qualunque. Come tutti i derby, porta con sé una rivalità storica, con delle radici molto lontane e che i tifosi sentono ancora oggi in maniera viscerale.

Il match dell’andata è stato il primo scontro in Serie A tra le due squadre campane dal 1948. Quello del 23 Gennaio 2022 sarà il primo nello stadio Diego Armando Maradona. In totale questo derby è stato giocato per 25 volte, prevalentemente in Serie B e in Coppa Italia.

Photo LiveMedia/Carmelo Imbesi Salerno, Italy, October 31, 2021, italian soccer Serie A match US Salernitana vs SSC Napoli Image shows: Salernitana’s midfielder Francesco Di Tacchio compete for the ball with Napoli’s forward Dries Mertens LiveMedia – World Copyright

Come nasce la rivalità

Quando si parla di questo tipo di rivalità è difficile trovare un singolo momento che le fa nascere, generalmente è un insieme di situazioni che si sommano l’un l’altra.

Sicuramente non si può tralasciare il fatto che nella cultura italiana è fortemente radicato un certo campanilismo regionale, che ha sempre dato vita a rivalità cittadine, poi riversate sugli spalti degli stadi.

Tra Napoli e Salernitana i problemi sono iniziati già dal primo scontro nel rettangolo verde, svoltosi nel 1945, tanto che venne rinominato “Il Derby di piombo”. Verso il termine del match, fermo sull’1 a 1, l’arbitro Stampacchia assegna un rigore dubbio al Napoli. I tifosi della Salernitana, placati a malapena dalle forze dell’ordine, fanno capire di non aver gradito la decisione. Il rigore finisce sul palo, gli incidenti sugli spalti e in campo tra gli stessi giocatori, continuano. La gara si conclude in una totale baraonda condita da alcuni colpi di pistola in tribuna. Per calmare gli animi l’arbitro pensa ad un particolare stratagemma, accasciandosi e fingendo la propria morte riesce a riportare la quiete tra la preoccupazione generale dei presenti.

La fiamma si riaccende

Dopo questo evento, Napoli-Salernitana non si è disputata per molti anni, tra le due tifoserie aleggia una certa inimicizia cittadina, ma nulla di più.

La fiamma si riaccende nel 1994 quando la Salernitana, allo stadio San Paolo, gioca lo spareggio per salire in Serie A contro la Juve Stabia. In molti sostengono che quel giorno diversi tifosi napoletani erano nella curva della squadra di Castellammare, ai tifosi granata non è mai andato giù e la rivalità esplose come mai prima d’ora. Nel 1998 la Salernitana sale in Serie A, il Napoli viene retrocesso alla serie cadetta e sugli spalti dello Stadio Arechi di Salerno impazzano sfottò verso i ‘cugini’ napoletani, alimentando sempre più una rivalità ormai consolidata. Tornando ai giorni nostri, come dimenticare la polemica per dei cori anti Napoli durante i festeggiamenti dell’ultima promozione granata oltre ad alcune dichiarazioni al vetriolo di figure vicine alle squadre.

Adesso non ci resta che lasciar parlare il campo, per scrivere un’altra pagina di questa incredibile rivalità tra due squadre, città, tifoserie, così vicine e così lontane.

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