Una vittoria di grande prestigio che si è rivelata inutile ai fini del proseguimento del cammino in Europa ma che lascia all’ambiente la consapevolezza di poterci riprovare già dall’anno prossimo. L’Inter espugna Anfield per la prima volta nella sua storia – settima vittoria contro una inglese in 18 precedenti e quarto successo in terra d’Albione in 9 incontri in Champions League – e batte il Liverpool grazie al super gol di Lautaro Martinez, che non serve a ribaltare lo 0-2 subito a San Siro nella gara di andata ma apre le riflessioni sulla posizione dei nerazzurri rispetto alle big europee. I 180 minuti totali hanno detto che i Reds sono ancora avanti, perché se è vero che i due match sono stati sostanzialmente equilibrati, la sensazione è stata che gli uomini di Jurgen Klopp non abbiano quasi mai premuto il piede sull’acceleratore, visto che in Premier League i ritmi sostenuti dal Liverpool per larghi sprazzi sono decisamente più alti: il 62% di possesso palla ed i tre legni colpiti nella gara di ritorno, oltre agli 0 tiri in porta concessi in trasferta a Milano sono dei dai che comunque certificano la superiorità inglese.
Photo LiveMedia/Ian Stephen/DPPI Liverpool, England, March 08, 2022, UEFA Champions League football match Liverpool vs FC Internazionale Image shows: Internazionale forward Ivan Perisic(14) reacts as referee Antonio Mateu Lahoz books Internazionale forward Alexis Sanchez (7) (not in picture) for a second time, red card, during the UEFA Champions League, Round of 16, 2nd leg football match between Liverpool and FC Internazionale on March 8, 2022 at Anfield stadium in Liverpool, England LiveMedia – World Copyright
Dal punto di vista dell’Inter però, il tecnico Simone Inzaghi deve essere soddisfatto e convinto che con qualche ritocco alla rosa, l’anno prossimo il cammino può essere più lungo. Come contro il Real Madrid nel girone di qualificazione, pur perdendo entrambe le partite, i nerazzurri hanno ribattuto colpo su colpo, così hanno fatto contro il Liverpool e i dettagli hanno fatto la differenza: all’andata, con il rimpianto della traversa di Hakan Calhanoglu, e al ritorno, con l’espulsione di Alexis Sanchez subito dopo aver trovato il gol del vantaggio. Un altro dei fattori decisivi è stata sicuramente l’assenza di Nicolò Barella – squalificato sia all’andata che al ritorno – ed è proprio questo un aspetto fondamentale su cui lavorare: in una partita pressoché inutile, quella del Santiago Bernabeu – già sotto 1-0, con gran parte dei 90 minuti già trascorsi e le speranze di arrivare primi nel girone appese ad un filo – la reazione del centrocampista italiano è stata dannosa e ha costretto Inzaghi a non poter disporre di uno degli uomini più forti della rosa.
Un rinforzo a centrocampo sarà necessario – si parla molto di Frattesi del Sassuolo –, da valutare la situazione in difesa, con De Vrij in bilico ed il nome di Gleison Bremer del Torino sempre più caldo e con l’ipotesi Paulo Dybala ancora in piedi – decisivo l’incontro fra la Juventus ed il suo agente Jorge Antun -: l’Inter pianifica la campagna acquisti con il forte obiettivo di potersela giocare ancora di più di quanto fatto già fato vedere.
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