Striscione contro Napoli, niente multa per il Verona. Il motivo
Sarebbe stato meglio se Verona–Napoli avesse fatto parlare solo per quanto visto in campo, ma alcuni pseudo-tifosi veronesi sono riusciti nell’impresa di raggiungere un nuovo livello di pessimo gusto: prima della partita è stato esposto uno striscione con missili, bandiere e coordinate della città di Napoli per istigare a bombardare la città. Lo striscione è sopravvissuto il tempo di una foto per testimoniare la vergogna di questo gesto dettato da un odio immotivato verso concittadini italiani la cui unica “colpa” è di abitare nel sud della penisola. Il gesto ha fatto indignare subito il mondo del calcio, con la società veronese che ha subito preso le distanze condannando l’accaduto. Ecco il comunicato del club gialloblù:
“Hellas Verona FC si fa portavoce, oggi come sempre, di un messaggio di pace, condannando qualsiasi atto, gesto ed esternazione che possano generare – in qualsiasi forma e misura – incitamento all’odio, alla violenza e alla discriminazione”.
La Digos ha aperto un’indagine
Non sono arrivati provvedimenti contro il Verona perché, secondo la legge, la società è responsabile solo per atti compiuti all’interno dello stadio o in prossimità dello stesso e non è questo il caso. Gli scaligeri potrebbero essere multati solo per i chiari cori razzisti che si sono sentiti nel corso della partita e su cui è stata aperta un’altra indagine per individuare i responsabili.
Per lo striscione, invece, la Digos sta cercando di individuare i responsabili per punirli: il DASPO per un periodo limitato sarebbe il minimo, ma c’è anche la legge Mancino, che punisce l’istigazione alla violenza per motivi discriminatori. Quando e se verranno individuati i responsabili, bisognerà capire anche quale indagine percorrere per perseguirli penalmente.
Fonte gianlucadimarzio.com
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