L’Italia, si sa, è sia una meta turistica che una terra di emigrati. Il sud della penisola in particolare è stato spesso martoriato da quest’ultima problematica, con centinaia di migliaia di italiani che si sono riversati (e continuano a riversarsi) annualmente in giro per il mondo e per l’Europa, alla ricerca di un futuro migliore. L’Italiano all’estero, si sa, sa sempre farsi riconoscere. Spesso questo è dovuto al sua fare buffo e chiassoso, che ispira comunque tanta simpatia negli stranieri (per fortuna). Tra i vari motivi di orgoglio del nostro popolo riconosciuti in ogni angolo del pianeta, capeggiati senz’altro dall’insuperabile livello della nostra cucina, c’è sempre stato anche il calcio.
L’Italia si è storicamente fatta molto rispettare nello sport più amato del globo, sia a livello mondiale che Europeo. Il vecchio continente è la patria del calcio con la C maiuscola, che qui vede fiorire ogni anno la sua più massima espressione tecnica e tattica. Nel contesto delle più prestigiose manifestazioni calcistiche, le squadre italiane in Europa si sono sempre battute con orgoglio e qualità, spesso e volentieri portando a casa risultati di rilievo che fino agli anni 90′ hanno permesso ai club nostrani di guardare tutte le altre società dal basso verso l’alto, almeno in termini di palmarés. Il tempo dei trofei e del dominio sembra ormai superato, e nell’ultimo decennio il calcio italiano è sprofondato in un abisso dal quale sembra non esserci più risalita.
Photo LiveMedia/Fabrizio Corradetti Rome, Italy, February 12, 2022, italian soccer Serie A match SS Lazio vs Bologna FC Image shows: Roberto Mancini during the Italian Football Championship League A 2021/2022 match between SS Lazio vs Bologna FC at the Olimpic Stadium in Rome on 12 February 2022. LiveMedia – World Copyright
Le prestazioni dei nostri club nelle competizioni europee di quest’anno sono a dir poco deludenti. I barlumi di speranza si chiamano Roma, ancora in corsa per aggiudicarsi la prima edizione di Conference League, ed Atalanta, in corsa per l’Europa League dove però (vale sempre la pena ricordarlo) quest’anno partecipa anche il Barcellona. Tra il Milan uscito ai gironi di Champions e il Napoli eliminato dopo quella bruttissima gara al Maradona proprio contro i blaugrana, la Juventus umiliata dal modestissimo Villareal e la solita Lazio impalpabile uscita in sordina contro il Porto, la serie A esce a dir poco ridimensionata da questa fin ora fallimentare spedizione estera, con la sola Inter che può dire di essere tornata a casa, seppur sconfitta, a testa molto alta. Eppure, meno di un anno fa, gli italiani illuminarono Wembley aggiudicandosi Euro 2020, in quello che doveva essere il segnale di ripresa del nostro movimento. Assurdo pensare che, invece, in settimana quella stessa formazione si giocherà una delicatissima qualificazione agli spareggi mondiali contro Macedonia del Nord prima e poi, presumibilmente, il Portogallo di CR7. Le domande, alle quali solo il tempo saprà dare una risposta sensata, sono due: cosa è successo al calcio italiano? la Serie A tornerà mai ad essere il campionato di riferimento a livello internazionale?
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