Quando si dice il destino. Ha 19 anni ed è nipote di due ex allenatori della Lazio, Beppe Materazzi e Tommaso Maestrelli, e il secondo ha fatto la storia biancoceleste vincendo lo scudetto. Suo zio Marco, invece, ha conquistato i Mondiali con la Nazionale (risultando decisivo) e scudetto, Champions League e Mondiale per club con l’Inter. Alessio Maestrelli ha un cognome che dice tutto, gioca difensore centrale come zio Marco Materazzi, fratello di mamma Monia, mentre papà Maurizio è scomparso troppo presto ma oggi sarebbe sicuramente il suo primo tifoso. Con suo figlio Alessio condivideva la grande passione (sarebbe riduttivo chiamarlo tifo) per la Lazio, “perchè io sono nato con questi colori nel cuore, trasmessi di padre in figlio – spiegò Alessio in un’intervista -. Ho mille ricordi legati alla Lazio, ma quello più vivo è legato a una vittoria contro il Napoli, la notte in cui si commemorava Giorgio Chinaglia, il ‘figlio prediletto’ di nonno Tommaso. Ogni volta che posso, scappo a vederla”.
Alessio Maestrelli nella Lazio, Giovanissimi ed Esordienti, ha anche giocato poi ha preferito tornare nel Tor di Quinto, a due passi da dove nonno Tommaso allenava la sua ‘mitica’ squadra. Poi è passato al Frosinone e, dopo essersi ‘fatto le ossa’ a Monopoli, è diventato una colonna della difesa della squadra ciociara che disputa il campionato Primavera 2. Ed è bravo al punto che ad alcuni ricorda, per come gioca e per la grinta che ci mette, zio Marco Materazzi. Finora non aveva affrontato da avversario la sua squadra del cuore, la Lazio, è successo domenica scorsa e, sembra quasi incredibile, il Frosinone ha perso 2-1 e il gol ai biancocelesti lo ha segnato proprio Maestrelli, con un colpo di testa. Oggi ha esordito nel match contro il Lecce, al 70′, era infatti stato convocato dall’allenatore della prima squadra, Fabio Grosso, uno che nel 2006 ha vinto il Mondiale insieme a zio Marco, decisivo come lui perchè ha tirato il rigore che ha deciso la sfida con la Francia. Che incroci regala il calcio, e chissà che ora la favola non continui con Alessio.
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