Inchiesta plusvalenze: la Procura chiede 12 mesi di inibizione per Agnelli, 11 per De Laurentiis

Agnelli

Photo LiveMedia/Reporter Torino Turin, Italy, September 09, 2021, UEFA Champions League Women football match Juventus FC vs Vllaznia Image shows: Andrea Agnelli President of Juventus FC during the UEFA Women Champions League 2021/2022 match between Juventus FC and Vllaznia at Juventus Training Center on September 09,2021 in Vinovo, Italy - Photo ReporterTorino LiveMedia - World Copyright

Il processo sportivo sulle plusvalenze nel calcio ha preso il via con la prima udienza: il Tribunale federale nazionale della Figc, presieduto da Carlo Sica, dovrà esprimersi sulla posizione di undici club e 61 dirigenti accusati di presunti illeciti amministrativi. Tra le società coinvolte nel caso, cinque sono di Serie A: si tratta di Juventus, Sampdoria, Napoli, Genoa ed Empoli. L’accusa ha chiesto, oltre ad ammende per bianconeri (800.000 euro) e partenopei12 mesi di inibizione per Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici, 8 per Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Le altre squadre coinvolte sono Pro Vercelli, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara e Pescara. 

Le richieste dell’accusa

L’accusa ha richiesto 12 mesi d’inibizione per Andrea Agnelli, 16 per Fabio Paratici, 8 per Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Chieste anche ammende per Juventus (800.000 euro) e Napoli.

Il deferimento

Gli imputati sono stati deferiti dalla procura federale a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell’articolo 31 comma 1 del codice di giustizia sportiva, per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette società, sui requisiti federali per il rilascio della licenza nazionale, violando in tal modo anche l’articolo 31 comma 2 del codice di giustizia sportiva. Gli stessi club sono stati deferiti a titolo di responsabilità diretta (art. 6, comma 1) per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva (art 6, comma 2) per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza.

Che cosa rischiano i club?

Il processo si è aperto con la formulazione delle accuse da parte della procura federale, guidata da Giuseppe Chiné, che ha elaborato un algoritmo per stabilire quali plusvalenze possano ritenersi fittizie e in che misura. Parma e Pisa, che secondo l’accusa avrebbero sopravvalutato le plusvalenze per ottenere la licenza e iscriversi al campionato, rischiano una pesante penalizzazione (ma nel ventaglio delle sanzioni figura anche l’esclusione dal campionato), per le altre squadre si prospettano maxi multe e inibizione dei dirigenti coinvolti

Fonte: Sportmediaset

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