Dall’uovo di pasqua ogni tifoso dell’Atalanta vorrebbe una sola sorpresa: ritornare alla condizione atletica e mentale di qualche mese fa. Il crollo dei nerazzurri è culminato nella clamorosa uscita di scena dall’Europa League contro il Lipsia, sconfitta netta che ha lasciato tutti sbalorditi. Adesso a Zingonia sembrano essere tutti molto giù di morale, l’aria che si respira è pesante, ben lontana da quell’atmosfera frizzantina che aveva caratterizzato l’ambiente negli ultimi anni, complice anche il passaggio di consegne societario di qualche mese fa.
Le defezioni in attacco di Zapata e Ilicic, la stagione no di Muriel, sono solo alcune delle motivazioni che hanno causato la caduta verticale fino all’ottavo posto dell’Atalanta. Gasperini ed il suo staff non sono riusciti ad infondere nelle gambe dei propri ragazzi quella verve e quella esplosività che aveva caratterizzato le ultime campagne dei bergamaschi, capaci di raggiungere regolarmente le coppe europee senza troppo sforzo, mettendo in mostra un calcio brillante ed offensivo, spesso indicato dagli addetti ai lavori come il più godibile in tutta la Serie A.
Photo LiveMedia/Francesco Scaccianoce Bergamo, Italy, April 14, 2022, football Europa League match Atalanta BC vs RB Lipsia Image shows: Davide Zappacosta (Atalanta BC) looks on LiveMedia – World Copyright
Il dubbio, fondato, è che si sia semplicemente chiuso un ciclo. Dopo sei anni, del resto, non ci sarebbe neppure nulla di male. Le voci su un possibile cambio in panchina iniziano a rincorrersi, dopo anni di successi incredibili e grandissime soddisfazioni per i tifosi della dea. Gian Piero Gasperini ha costruito un piccolo miracolo che non eravamo pronti a vedere affondare, ma che ci ricorda brutalmente quanto nel calcio (come del resto nella vita) nulla sia per sempre, ed anche le storie più belle sono destinate ad interrompersi nel momento in cui gli ingranaggi si inceppano. Il pareggio esterno nella gara di andata di Europa League con i tedeschi del Lipsia aveva illuso tutti su un possibile colpo di reni dello spogliatoio, ma il due a zero casalingo del ritorno potrebbe aver spento anche gli ultimi entusiasmi, trascinando l’Atalanta in una spirale di negatività che rischia seriamente di costargli la qualificazione europea. Insomma, è davvero il momento di cambiare aria? O sarebbe più saggio continuare con lo stesso progetto (forse) per pura riconoscenza? La palla passa alla nuova società americana, coadiuvata come sempre dalla famiglia Percassi.
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